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Verso l'integrazione infrastrutturale dell'America Latina

Le diverse iniziative per imporre il "cambiamento di regime" in Venezuela e fomentare la guerra in America Latina, portate avanti dai neo-con statunitensi, hanno subito una battuta d'arresto alla riunione dei presidenti di Colombia (Alvaro Uribe), Venezuela (Hugo Chavez), Brasile (Lula da Silva) e Spagna (Jose Luis Rodriguez Zapatero), tenutasi il 30 marzo a Ciudad Guayana, in Venezuela. La dichiarazione conclusiva del vertice riprende e sostiene l'affermazione del presidente brasiliano secondo cui "la povertà è la più potente arma di distruzione di massa che esista al mondo", sottolinea l'importanza della non interferenza e definisce "eccellenti" i rapporti tra le quattro nazioni.
Solo tre mesi fa i rapporti tra Venezuela e Colombia stavano degenerando, tanto che i due paesi erano sul punto di interrompere le relazioni diplomatiche e rischiavano di imboccare la strada che avrebbe potuto portare alla guerra. Alla conferenza stampa tenuta congiuntamente dai quattro presidenti a conclusione dei lavori, il presidente colombiano – solitamente descritto come "di destra" e allineato con Bush – ha risposto ad una domanda sul significato del vertice spiegando che esso ha fatto compiere progressi sui seguenti temi: "Integrazione delle infrastrutture, integrazione delle economie. Integrazione nella cooperazione. Integrazione nel portare avanti l'eliminazione della povertà". A questo, ha detto, si è aggiunta una sincera volontà di aiutare la Colombia nella lotta contro il terrorismo e la droga.
Chavez ha riferito ai giornalisti che il suo governo "ha fatto sapere ai guerriglieri colombiani ... che nel momento in cui entreranno nel territorio venezuelano saranno considerati nemici del Venezuela". Il paese, ha detto Chavez, è pronto a combattere contro il narcotraffico e il terrorismo. Sollecitato sul tema degli armamenti venduti dalla Spagna e da altri al Venezuela, Uribe ha risposto che la Colombia non considera ciò una minaccia, ma che anzi queste armi potrebbero essere di aiuto qualora il Venezuela le usasse per combattere il traffico di droga. Durante il vertice, Uribe ha presentato ai colleghi una carta geografica della regione mostrando i fiumi che possono essere collegati tra loro e le nuove autostrade che occorre costruire affinché Brasile e Venezuela possano disporre di un collegamento con l'Oceano Pacifico attraverso la Colombia. Ha sottolineato l'importanza del commercio con i paesi asiatici e ha riferito alla stampa di aver chiesto a Chavez di rappresentare anche la Colombia negli incontri che questi avrà in Cina, dove si recherà il prossimo dicembre.
Chavez ha fatto notare come, durante il pranzo, Lula da Silva abbia più volte ribadito "noi vogliamo la pace!" mentre dal canto suo Lula ha riferito alla stampa che il suo desiderio principale "è il consolidamento della politica infrastrutturale volta a consolidare l'integrazione del Sud America", e che occorre pertanto mettere a punto i meccanismi necessari per finanziarla. Occorre convincere i paesi ricchi che dispongono della tecnologia affinché ci aiutino a realizzare questa integrazione, ha affermato Lula, aggiungendo: "Né gli Stati Uniti né alcun altro paese può considerare questo negativamente".
Il programma dell'integrazione economica sudamericana fu proposto da Lyndon LaRouche nel 1983, con il nome di «Operazione Juarez», e ad esso si rifece espressamente l'allora presidente messicano Lopez Portillo.

vedi:

Un quadro storico per ricordare la battaglia per l'Operación Juárez
https://archive.movisol.org/juarez.htm

Lopez Portillo: in memoriam

https://archive.movisol.org/ulse040.htm


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