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Denunciati i piani di Cheney per la guerra contro l'Iran

L'ex ufficiale della CIA Philip Giraldi ha recentemente scritto sulla rivista The American Conservative:

"Il Pentagono, su ordini provenienti dall'Ufficio del vice presidente Dick Cheney, ha incaricato il Comando Strategico degli Stati Uniti (StratCom) di mettere a punto un piano di contingenza a cui ricorrere per rispondere ad un altro attacco terroristico contro gli Stati Uniti come quello dell'11 settembre. Il piano prevede un attacco aereo in grande stile contro l'Iran che comprende sia l'uso di armi convenzionali che di armi nucleari tattiche. In Iran si contano più di 450 obiettivi strategici primari, tra cui numerosi siti in cui si sospetta che si lavori allo sviluppo di armi nucleari. Molti degli obiettivi sono corazzati o si trovano in profondità nel terreno e non possono essere colpiti dalle armi convenzionali, per cui viene giustificata l'opzione nucleare. Come nel caso dell'Iraq, la risposta non dipende da una più o meno comprovata partecipazione dell'Iran in un atto di terrorismo contro gli Stati Uniti. Diversi alti ufficiali dell'Air Force impegnati alla messa a punto del piano sarebbero, a quanto si dice, sbigottiti dalle implicazioni di quanto debbono preparare - e cioè un piano per un attacco nucleare all'Iran non provocato -- ma nessuno è disposto a rovinare la propria carriera sollevando delle obiezioni".

Raggiunto telefonicamente dall'EIR, il 25 luglio Giraldi ha detto di non disporre di elementi per dire che l'attacco contro l'Iran sia una opzione operativa, ma di essere certo che l'amministrazione Bush, su ordine di Cheney, compie tutti i passi necessari per preparare la contingenza.
Tra gli strumenti per demonizzare l'Iran c'è tutta una nuova serie di libri e articoli con titoli come: "Conto alla rovescia della crisi: la prossima resa dei conti nucleare con l'Iran" di Kenneth Timmerman e Richard Pipes. Il libro è stato recensito sul Washington Post del 31 luglio da Ray Takeyh, analista del Council on Foreign Relations.

"Anche un'occhiata superficiale a che cosa c'è di nuovo in libreria - scrive Takeyh - rivela una nuova serie di libri con titoli allarmistici e allusioni provocatorie sugli altri membri di ciò che il presidente Bush chiamò 'l'asse del male' ... il decisamente lacunoso libro di Kenneth R. Timmerman Countdown to Crisis rientra a pieno titolo nel genere di tono insistente, accampando accuse che non può né dimostrare né sostanziare: l'Iran è il nemico più militante e accanito dell'America ed è implicato in quasi ogni attacco terroristico contro gli USA dal 1979. L'Iran si vuole anche dotare della bomba -- non a scopo di deterrenza per minacciare gli Stati Uniti e i suoi alleati [Israele in particolare] ... Timmerman inizia il suo libro con l'accusa sconclusionata secondo cui l'Iran sarebbe stato complice nelle atrocità dell'11 settembre 2001. Secondo la sua versione, una CIA codarda avrebbe deciso di esonerare gli stati canaglia che sponsorizzano il terrorismo tenendo nascoste le sue informazioni al pubblico americano".

L'ex ispettore per gli armamenti dell'ONU Scott Ritter, che si schierò apertamente contro la guerra in Iraq, aveva dichiarato il 20 giugno:

"Alla fine del 2004 ... fui contattato da qualcuno vicino all'amministrazione Bush a proposito della situazione in Iraq ... L'amministrazione desiderava arrivare ad una qualche parvenza di stabilità in Iraq prima del giugno 2005, mi fu detto. Quando chiesi come mai così tardi, la fonte mi disse qualcosa di esplosivo: perché è stato detto al Pentagono di essere pronto per quella data ad un massiccio attacco aereo contro l'Iran ..."


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