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Ferragosto rovente a Washington:

L'emergenza e il rischio di dittatura – L’arresto di Abramoff mette i repubblicani sulle difensive – Purge in vista nell'amministrazione Bush.

L'emergenza e il rischio di dittatura
Il Washington Post dell'8 agosto ha riferito che il comando militare per l'America settentrionale (US Northern Command - NorthCom) ha messo a punto per la prima volta un piano di difesa e di risposta contro attacchi terroristici sul territorio degli Stati Uniti. Secondo lo stesso giornale, all'inizio dell'anno il Pentagono ha chiesto al NorthCom di prepararsi ad affrontare ben tre attacchi simultanei. Il Washington Post cita due documenti segreti: (1) il CONPLAN 2002, che raccoglie gli ordini precedenti riguardanti operazioni di terra, cielo e mare per la sicurezza del territorio, e in cui si prevedono azioni di prevenzione, di deterrenza e di risposta dopo un attacco. (2) Il CONPLAN 0500 che passa in rassegna 15 casi specifici di scenari di crisi possibili.
La strategia conta principalmente sull'impiego delle truppe della Guardia Nazionale (notoriamente assottigliata dal dispiegamento in Iraq) e, se necessario, sulle forze in servizio attivo.
Il Pentagono ha fatto sapere al Congresso di non ritenere necessario un emendamento della legge "Posse Comitatus" del 1878, che proibisce l'impiego dei militari per operazioni interne di polizia, giacché tali operazioni nell'emergenza verrebbero a dipendere dall'autorità del Presidente che secondo la Costituzione è il Comandante in Capo.
In ogni caso l'ammiraglio Timothy Keating, comandante del NorthCom, ha lasciato spiragli aperti per un emendamento del 'Posse Comitatus'.
In un documento per il pubblico, dello scorso giugno, il Pentagono spiega come i militari prenderebbero la guida delle operazioni negli Sati Uniti nell'evenienza di un attacco terroristico e in che circostanze interverrebbero a sostegno delle autorità civili. Nel documento si spiega che i militari sono impegnati a scoraggiare e impedire un attacco sul territorio nazionale, ma se questo dovesse fallire "sconfiggeremo minacce dirette nello spazio aereo e nel territorio USA".
Nel 2002 Lyndon LaRouche aveva ammonito che la costituzione stessa del Northern Command era da considerare un primo, preparatorio passo verso una dittatura sull'America Settentrionale ed i Carabi.
Mike Walker, ex segretario dell'Esercito ed ex ufficiale dell'ente preposto alle emergenze FEMA (Federal Emergency Management Agency), ha polemicamente risposto ad alcune esternazioni dell'amm. Keating secondo cui spetterebbe ai militari rispondere ad un attacco terroristico con armi di distruzione di massa negli USA. "In nessun caso spetta ai militari prendere le decisioni", ha puntualizzato Walker. La Direttiva presidenziale per la sicurezza del territorio n. 5, sottoscritta dal presidente Bush, affida la risposta al Segretario per la Difesa del Territorio. I militari potrebbero essere chiamati a sostenere gli enti civili, ma ad essere chiamata per prima sarebbe la Guardia Nazionale e non il NorthCom. "Sono sempre i civili a dover decidere", ha dichirarato Walker.

Un arresto che mette i repubblicani sulle difensive
A seguito di un'inchiesta che si protrae ormai da due anni, l'11 agosto è stato incriminato in Florida il finanziere "Jack" Abramoff, punto di riferimento di un intricato sistema di lobbies, fondazioni esentasse e racket del gioco di azzardo. Abramoff si è distinto nel rastrellare cospicui finanziamenti per le campagne elettorali di Bush e Cheney, nel 2000 e nel 2004, ma, cosa davvero insolita, non è stato trattato con i guanti di velluto: invece di consentirgli di presentarsi "spontaneamente", tramite l'avvocato, è stato arrestato e ammanettato a Los Angeles ed è stato subito privato del passaporto. Il primo a tremare, per le conseguenze di indagini approfondite sul conto di Abramoff, è Tom DeLay, il capogruppo repubblicano alla Camera che tiene in riga il partito per conto di Dick Cheney e che rastrella denaro a palate con la sua rete di partito in Texas.
Alla riapertura del parlamento, dopo la pausa di agosto, la Commissione disciplinare del Congresso riprende l'indagine su DeLay che i repubblicani riuscirono a bloccare l'anno scorso. L'incriminazione di Abramoff, che avrebbe tra l'altro pagato profumatamente i viaggi di DeLay in Scozia e in Russia con i soldi di fondazioni esentasse di facciata, rimetterà in moto l'indagine.
Un importante aspetto dell'arresto è dato dalla figura di Michael Scanlon, socio di Abramoff in un'impresa chiamata SunCruz, che in passato è stato uno stretto collaboratore di DeLay. Scanlon non è stato incriminato nella stessa inchiesta ma sul suo conto indagano Senato, tributaria e FBI nel contesto degli affari di Abramoff, specialmente quelli che riguardano i casinò allestiti nelle riserve dei pellerossa. Secondo il Washington Post del 13 agosto, se Scanlon diventerà collaboratore di giustizia potrebbe fornire prove cruciali nell'inchiesta congiunta delle diverse autorità su Abramoff e le sue operazioni di lobby.
Abramoff e DeLay collaborano da dodici anni nella macchina per raccogliere fondi elettorali ARMPAC (Americans for a Republican Majority Political Action Committee). L'11 agosto l'ente di sorveglianza elettorale FEC ha reso noto che nei conti della ARMPAC ci sono 300 mila dollari di contributi non giustificati e alcuni esborsi irregolarmente coperti da un'entità politica diversa e facente capo a DeLay. Altre inchieste sono state aperte sul conto di due importanti collaboratori di DeLay - John Colyandro e Jim Ellis - per riciclaggio di denaro e riscossione di contributi illeciti, come ha riferito lo Houston Chronicle del 9 agosto.
Nel marzo 2004 la rivista EIR dedicò un servizio alle attività di raccolta fondi e lobbistiche di Abramoff e DeLay concludendo che c'erano da attendersi "molte nuove incriminazioni in queste diverse attività".

Purghe in vista nell'amministrazione Bush?
Le dimissioni a cui è stato costretto il vice Attorney General James Comey sono state accolte da un'ondata di proteste, non solo da parte dei democratici ma anche dei mezzi d'informazione. Comey è il responsabile della nomina di Patrick Fitzgerald a presiedere l'indagine del grand jury sulla vicenda di Valerie Plame Wilson, ed è evidente che per Cheney, Bush, Rove e Libby, quell'inchiesta si sta trasformando in un incubo.
Al posto di Comey dovrebbe subentare un vecchio compagno di studi e di setta (Skull and Bones) di George W. Bush. Lyndon LaRouche ha fatto notare che la "ostruzione della giustizia" non potrebbe essere più smaccata.
Secondo alcuni esperti di Washington, le prove sul conto della "ostruzione della giustizia" portata avanti dal capo dello staff di Cheney, Lewis Libby, sono diventate schiaccianti. Libby avrebbe infatti mentito sia al grand jury che al Congresso sul conto della rivelazione della vera identità di Valerie Plame. Inoltre sembra che anche Michael Ledeen dovrà presto fare i conti con la FBI. Ledeen sarebbe il principale sospettato della contraffazione dei documenti sulle presunte partite di "yellow cake" dal Niger per il regime di Saddam, ed è stato anche il principale punto di appoggio del truffatore dell'Irangate Manucher Ghorbanifar. Inoltre, l'incriminazione di Larry Franklin, e poi delle sue controparti dell'AIPAC, potrebbe portare la FBI ad aprire un'inchiesta sul conto dell'American Enterprise Institute (AEI), la principale roccaforte neo-con.
Intanto a Washington si fanno sempre più accesi gli scontri all'ultimo sangue dietro le quinte, in particolare dopo che il movimento di LaRouche ha diffuso a tappeto la denuncia del rischio di un attacco nucleare di Cheney in Iran con il memorandum sui "Cannoni d'agosto".
Dopo l'audizione sul caso Plame Wilson tenuta dal gruppo democratico al Senato alla fine di luglio, in cui sono intervenuti quattro ex funzionari della CIA e dei servizi militari, l'AEI ha risposto mettendo in campo Reuel Marc Gerecht affinché gettasse discredito sui veterani dell'intelligence. Mentre si fa luce sui legami di Gerecht con la cordata della Casa Bianca è già stato indicato all'EIR che Gerecht è stato pagato per le sue consulenze dall'Office of Special Plans (OSP, i nuovi servizi del Pentagono costituiti da Rumsfeld per fare le scarpe alla CIA) il quale lo avrebbe assegnato a lavorare assieme a Ghorbanifar.
Dopo il famoso incontro che Ledeen, Larry Franklin, Harold Rhode e Ghorbanifar tennero a Roma nel dicembre 2001, Gerecht sarebbe stato incaricato di tenere i contatti con Ghorbanifar per conto dell'OSP. In questo contesto, un'altra figura importante sarebbe John Hannah, esponente dello staff del vice presidente Cheney, che coordina strettamente tra Ledeen e Libby.
Guardando a questo nesso Lyndon LaRouche sottolinea come sia importante non perdere di vista le precedenti carriere di Ledeen come membro della P2 legato ai promotori originali del fascismo universale, e di Lewis Libby come legale per tanti anni di Marc Rich, esponente della Mafia israeliana che fu a lungo ricercato dalla giustizia USA.

 


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