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L'importanza geopolitica della base USA in Paraguay

Il 16 agosto il ministro della Difesa USA Donald Rumsfeld si è recato in Paraguay per finalizzare la creazione di una base militare nel cuore dell'America Latina. Le trattative sono iniziate il 5 maggio, con la scusa di creare strutture di addestramento congiunto, fino al dicembre 2006, ma che, ovviamente, si potranno mantenere a tempo indefinito. Il campo è stato creato a Mariscal Estigarribia, con un grande aeroporto per gli aerei da trasporto e strutture per 16 mila soldati. Il Brasile si è sentito in obbligo di tenere delle manovre militari sul confine con il Paraguay.
La regione è la zona di confine tra Argentina, Brasile e Paraguay, dunque geopoliticamente molto delicata.

Nonostante le feroci proteste della comunità bancaria internazionale, a febbraio il presidente argentino Nestor Kirchner è riuscito a negoziare la cancellazione del 60% degli 82 miliardi di dollari di debito pubblico del suo paese. Il Brasile versa in una situazione di crisi economica e finanziaria, e di destabilizzazione interna. Con i suoi 380 miliardi di dollari il Brasile è il principale debitore dei "mercati emergenti". Non meraviglierebbe davvero se presto il Brasile si venisse a trovare in una situazione come quella in cui nel 2000 l'Argentina dichiarò la moratoria sul debito estero. Inoltre il sottosuolo della regione è estremamente ricco di risorse naturali, con giacimenti di gas in Bolivia, Brasile, Argentina Paraguay e Uruguay, e vasti giacimenti di materie prime strategiche nell'Amazzonia.

A proposito dei "Moonies" e "fondamentalisti" in America Latina

In Paraguay la setta di Moon ha acquistato 600 mila ettari di terra, nella regione di Chaco, dove costruisce un'intera città, ed è accusata dal sen. Domingo Laino di traffico di stupefacenti e di aver preso il controllo su una delle principali risorse idriche mondiali. Lo stesso stava facendo dall'altra parte del confine, in Brasile, prima di incontare l'opposizione del governo.

In un recente commento Lyndon LaRouche pone questo interrogativo: "I seguaci di Moon sono stati 'coinvolti' nell'operazione del vice presidente Dick Cheney e del ministro Rumsfeld in Paraguay e Brasile, oppure a mandarceli sono quelli che a loro volta controllano Cheney e Rumsfeld? Chi c'è dietro l'operazione della 'foresta pluviale' alla quale prendono parte alla grande e in maniera crescente i seguaci di Moon? ... Tutto considerato, era inevitabile che i Moonies si rivelassero degli elementi ben collaudati delle operazioni naziste legati alle operazioni di Skorzeny e Dulles note come 'rat-line' [la 'linea dei ratti' attraverso cui elementi nazisti trovarono rifugio in America Latina alla fine della guerra - Ndr], che oggi, riemergono nuovamente in certe operazioni nell'America del Centro e del Sud ... L'operazione costituisce un elemento cruciale tra diverse altre operazioni collegate tra loro, tutte miranti ad una manovra predatoria volta a stabilire il controllo sulle materie prime e condotta da interessi finanziari liberali anglo-olandesi, un'operazione che comprende anche l'eliminazione e la rovina di tutti i nuclei di potere politico nazionalista in America Centrale e Meridionale".

Questo è il contesto in cui collocare la dichiarazione resa pubblica dal televangelista Pat Robertson, un "cristiano fondamentalista", in cui caldeggiava l'assassinio del presidente venezuelano Hugo Chavez. Il 22 agosto Robertson ha detto a proposito di Chavez: "Abbiamo la capacità di eliminarlo e ritengo che sia il momento di esercitare questa capacità. Non ci occorre un'altra guerra da 200 miliardi di dollari per eliminare solo un tizio, un dittatore prepotente. E' molto più semplice che a compiere l'operazione siano gli agenti segreti e farla finita". Robertson ha aggiunto che gli USA debbono impedire al Venezuela di continuare ad essere la "rampa di lancio dell'infiltrazione comunista e dell'estremismo musulmano".
Robertson è parte integrante delle reti dei neo-conservatori e dei Moonies che da quarant'anni ormai gestiscono operazioni sporche, assassinii e contrabbando di droga e di armi. Robertson è tra i più accesi sostenitori del gen. William Boykin, fanatico esponente dei "piegatori di cucchiai" (vedi: http://movisol.org/spoonbenders.htm). Lyndon LaRouche ha aggiunto che la Casa Bianca dovrebbe denunciare Robertson come una minaccia alla sicurezza nazionale se non ritratterà pubblicamente la sua dichiarazione.


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