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Katrina e il voto in Germania

"I neo-cons della Merkel vogliono imitare Bush: ci sarà presto una catastrofe come quella della Louisiana?", questo è il titolo di un volantino diffuso da Helga Zepp-LaRouche, capolista del BüSo, il Movimento Solidarietà tedesco, alle politiche del 18 settembre. Helga LaRouche affronta un tema che ha rilevanza anche per altri paesi, come l'Italia, in cui le "riforme" dei neoconservatori hanno finora avuto il vento in poppa.
"L'orribile tragedia umana che ha colpito la Louisiana, il Mississippi e l'Alabama - si legge nel volantino - mostra che cosa succede quando si abolisce l'idea dello stato sociale e del bene comune. Le conseguenze di questa catastrofe - che non colpisce il terzo mondo ma l'unica superpotenza mondiale - potevano come minimo essere molto ridotte ... Ma l'amministrazione Bush-Cheney aveva altre priorità. Quest'anno il bilancio del genio militare è stato ridotto di 70 milioni di dollari e la protezione civile è stata incorporata nel Department of Homeland Security, l'ente costruito per gestire la 'guerra al terrorismo', il 40% della Guardia Nazionale è stato spedito in Iraq ...
"Questi eventi apocalittici ci siano di monito ... che cosa accadrà se il principio del bene comune sarà eliminato da Paul Kirchhof, che Angela Merkel si ripromette di nominare ministro delle Finanze, il quale ha promesso di distruggere lo stato sociale 'con un piccone'? ... Nell'evenienza di una catastrofe, i tedeschi si troveranno nella stessa situazione di abbandono in cui versano gli americani nel Sud degli USA...
"Di fronte alle immagini spaventose dei morti e delle devastazioni in quegli stati, dove un milione di persone ha perso tutto, occorre riflettere sul fatto che il presidente Bush ha solo applicato quegli indirizzi politici che la banda di Merkel si ripropone di applicare in Germania...
"La sventura della Louisiana, del Mississippi e dell'Alabama non è una faccenda americana, ma è anche un campanello d'allarme per gli elettori tedeschi che dovrebbero ora capire dove conduce la politica dei neo-conservatori. Al tempo stesso è un messaggio urgente a voi rivolto affinché mi aiutiate a difendere lo stato sociale in Germania ... Se questo paese torna ad avere la piena occupazione produttiva, allora il finanziamento dello stato sociale, del sistema sanitario e di quello pensionistico non saranno più un problema...
"Il disastro americano pone drammaticamente in risalto anche il naufragio completo della globalizzazione. ... Questa politica neo-liberista ha portato le nazioni industrializzate nelle condizioni da essi già imposte all'Africa e all'Asia. Pertanto può esservi solo una conclusione da trarre: occorre realizzare al più presto un nuovo e giusto ordine economico mondiale che garantisca a tutti gli esseri umani del pianeta una vita dignitosa..."

Si accende lo scontro SPD-CDU sul sociale

Aspetti contenuti nelle propaganda elettorale del Movimento Solidarietà tedesco traspaiono da alcune prese di posizione della SPD. Il vice capogruppo parlamentare della SPD Michael Mueller ha criticato Angela Merkel e Paul Kirchhof come "variante tedesca della stessa corrente neoconservatrice rappresentata da Cheney e Wolfowitz negli Stati Uniti, che è responsabile per la guerra in Iraq". La politica fiscale è presa a pretesto per imporre un modello diverso di società, ha spiegato Mueller, che ha definito Kirchhof un liberista estremista "che vuole lo smantellamento completo del sistema previdenziale statale". Secondo Mueller "l'ideologia neoconservatrice di Kirchhof rompe con la tradizione dell'Unione Cristiano Democratica, che era fondata sull'etica sociale cattolica".
Nel dibattito televisivo tra Schroeder e Merkel, il 4 settembre, il cancelliere in carica ha denunciato la riforma fiscale dell'aliquota unica proposta da Merkel e Kirchhof come "profondamente ingiusta e anti-sociale", perché "a farne le spese sarebbero quei cittadini che lavorano sodo per il nostro bene comune nei turni festivi e notturni, come il personale ospedaliero, poliziotti e vigili del fuoco". Inoltre la riforma fiscale infliggerebbe "gravi perdite alle entrate dello stato ... Allora lo stato non sarebbe più in grado di assolvere ai suoi compiti. Tutto considerato sarebbe una somma ingiustizia", ha detto Schroeder.
Schroeder ha inoltre difeso l'idea dello stato sociale quando è stato toccato il tema dell'uragano Katrina, un tema evitato platealmente dalla Merkel, imbarazzata dal suo ruolo di esponente di punta del bushismo in Europa. Schroeder ha notato che lo stesso presidente americano ha riconosciuto che i soccorsi erano "inaccettabili". Sulla stessa lunghezza d'onda del volantino di Helga Zepp-LaRouche, il cancelliere ha aggiunto: "Ma mostra anche qualcos'altro che ci mette sull'avviso, ci consiglia di considerare molto attentamente di quanto stato sociale abbiamo bisogno e di quanto possiamo davvero fare a meno. Perché se si guarda a come abbiamo affrontato queste catastrofi nazionali qui da noi, la differenza è evidente. Sono convinto che in rapporto alla situazione che si crea in situazioni del genere in cui la gente finisce nell'emergenza non occorre uno stato debole, occorre uno stato forte. Perciò tutto il dibattito sulla fine dello Stato ... che sta avvenendo nell'Unione Cristiano Democratica e nella FDP (liberali), dovrebbe essere riconsiderato nuovamente alla luce di questi fatti. Altrimenti si arriverà al punto in cui dovremo chiederci, dopo aver privatizzato tutto ciò che funziona, se abbiamo fatto la cosa giusta quando era il momento di discuterne".


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