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Questo è il testo di un volantino diffuso negli Stati Uniti, soprattutto a Washington a partire dal 3 novembre, dal comitato di azione politica di LaRouche.

LAROUCHE A CHENEY: È ORA CHE ESCI DI SCENA!

Il 1 novembre 2005, l'economista e leader democratico USA Lyndon LaRouche ha richiesto l'immediata estromissione di Dick Cheney dall'incarico di vicepresidente degli Stati Uniti. Alla luce dell'incriminazione di I. Lewis Libby, capogabinetto e consigliere capo per la sicurezza nazionale di Cheney, avvenuta il 28 ottobre su cinque capi d'accusa per aver mentito a un giudice federale; a seguito dell'iniziativa presa il 1 novembre 2005 dal Sen. Harry Reid, capogruppo democratico al Senato, con la quale ha indetto al Senato una seduta straordinaria a porte chiuse, in modo da forzare la cessazione dell'ostruzionismo della Casa Bianca per impedire che il Senato faccia chiarezza sui crimini dell'Amministrazione, Lyndon LaRouche ha elencato prontamente quattro ragioni per cui è richiesta l'immediata espulsione di Cheney:

1. Cheney mentì, ripetutamente e in collusione con altre personalità, per trascinare gli Stati Uniti nella guerra in Iraq.
L'incriminazione di Libby da parte del Procuratore Speciale Patrick Fitzgerald cancella ogni ombra di dubbio sulle circostanze in cui gli Stati Uniti entrarono in guerra contro l'Iraq. Gli Stati Uniti sono entrati in guerra sulla base di una gigantesca congiura di menzogne, orchestrata dal vicepresidente e da altri. Già 2000 soldati americani sono morti in Iraq, e più di 15000 hanno riportato ferite gravi, per non contare le centinaia di migliaia di iracheni.

2. Cheney cospirò, in questa campagna di menzogne, con una nota organizzazione fascista internazionale, implicata in numerosi atti di terrorismo.
Alcune menzogne utilizzate da Cheney ed altri, in particolar modo la frode del cosidetto uranio arricchito nigerino, sono state escogitate da un'organizzazione fascista internazionale, precedentemente capeggiata da Licio Gelli, il quale durante la seconda guerra mondiale fu un nazista. Quest'organizzazione, la Loggia Propaganda Due ha prodotto false "prove", in modo da ingannare il Congresso ed indurlo ad approvare la guerra fraudolenta contro l'Iraq. Tanto l'attuale presidente del consiglio italiano, Silvio Berlusconi, quanto l'americano Michael Ledeen, che si autodefinisce "fascista universale", entrambi ex membri della Loggia P2, hanno svolto un ruolo cruciale in questo inganno per portare alla guerra. La stessa loggia fu responsabile dell'ondata di terrorismo in Italia, tra il 1970 ed il 1982, nota come la "strategia della tensione", che ebbe come episodi più significativi: nel 1978, il rapimento e l'assassinio dell'allora presidente del consiglio Aldo Moro; nel 1980, l'esplosione di una bomba nella stazione ferroviaria di Bologna che fece oltre 80 vittime.
La frode dell'uranio arricchito dal Niger è stata coordinata personalmente, all'interno dell'Amministrazione Bush, dal suo vice Cheney. Come indica l'incriminazione di Libby dal parte del Procuratore Fitzgerald, in quattro diverse occasioni il vicepresidente Cheney rivelò a Lewis Libby l'identità del funzionario della CIA Valerie Plame Wilson, moglie dell'ex ambasciatore Joseph Wilson IV. Sia Cheney che Libby sapevano che lavorava per la sezione Controproliferazione della CIA, che è parte del Direttorato delle Operazioni. Sia Cheney che Libby, pertanto, sapevano che Valerie Plame Wilson era un'agente della CIA in incognito, nel momento in cui ne hanno svelato l'identità al giornalista Robert Novak.

3. Cheney è l'autore della politica delle torture verso i prigionieri in Iraq, Afghanistan e altrove, che si rifà a quella dei nazisti
A seguito di queste azioni, Cheney deve rassegnare immediatamente le dimissioni, assieme agli altri suoi collaboratori - come David Addington e John Hannah del gabinetto di vicepresidenza - i quali hanno svolto un ruolo di primo piano - agli ordini di Cheney - nella politica di torture dell'amministrazione Bush, in aperta violazione della Convenzione di Ginevra e di altre risoluzioni ONU approvate dagli Stati Uniti. L’eredità politica di Cheney, come ha dovuto ammettere anche il Washington Post, è quella di promuovere la tortura. Questo è un crimine degno del processo di Norimberga, e non c'è posto alla Casa Bianca per individui che ripropongono gli atti nazisti di tortura inumana contro gli esseri umani.

4. La nomina di Alito alla Corte Suprema degli USA è un tentativo scontato di sviare l'attenzione dai reati commessi da Cheney.
La nomina di Samuel Alito, Jr. alla Corte Suprema, avvenuta il 31 ottobre 2005, non è altro che un blando tentativo da parte della Casa Bianca di Bush-Cheney di sviare l'attenzione dai crimini del vicepresidente. LaRouche l'ha definita "una bomba lacrimogena lanciata per sviare l'attenzione dall'inchiesta su Cheney". Il Senato degli Stati Uniti dovrebbe rifiutarsi di intraprendere qualunque azione in merito a tale nomina, fino a che Cheney non sarà stato rimosso dal suo incarico. Qualunque altra azione equivarrebbe ad un tradimento nei confronti degli Stati Uniti d'America e del mondo civile.
Cheney è stato denunciato dalle sue azioni e dall'inchiesta del Procuratore Speciale Fitzgerald, come un bugiardo e torturatore. Questi crimini vanno ben al di là dei crimini e misfatti di cui parla la nostra Costituzione Federale, e rasentano il tradimento per i loro effetti.



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