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Mozione sulla nuova Bretton Woods al parlamento Ceco

L’on. Ing Stanislav Fischer, membro del parlamento della Repubblica Ceca, ha presentato il 29 agosto una interpellanza al vice primo ministro del suo governo Ing Martin Jahn menzionando la proposta di una nuova Bretton Woods che il Parlamento Italiano ha approvato il 6 aprile.
Nel documento si afferma: “Importanti personalità sulla scena politica ed economica mondiale (J. Stiglitz, J. Sachs, Lyndon LaRouche e K. Rogoff) e alcune istituzioni (ad esempio la Banca per i Regolamenti Internazionali in Svizzera) esprimono sempre più spesso i propri timori per gli sviluppi del mercato mondiale. In questo modo reagiscono ai fenomeni della crisi verificatisi nell’ultimo decennio in Messico, nell’Asia Orientale, in Russia, in Brasile, in Turchia e in Argentina e al tracollo di alcune grandi corporation transnazionali e al crescente deficit del bilancio USA”. Nel documento si fa notare l’abnorme “crescita delle transazioni speculative” e le conseguenze che ne derivano per l’indebitamento di tante nazioni.
A proposito dell’iniziativa italiana si spiega: “Nell’incontro No. 607 del 6 aprile 2005 il Parlamento ha approvato una risoluzione con un voto di maggioranza (187 contro 5) affinché si indica una conferenza internazionale dei presidenti e dei primi ministri (simile a quella di Bretton Woods del 1944) che affronti questa situazione”. Al documento è allegato il testo integrale della risoluzione, in italiano e nella traduzione inglese.
Il deputato ceco chiede al vice primo ministro:
1. Se il governo concorda con le valutazioni espresse nel documento a proposito della situazione mondiale; 2. Quale impatto avrebbe una crisi mondiale sull’economia ceca e che misure si prospettano per contenerlo; 3. Che cosa ne pensa il vice primo ministro della risoluzione italiana e se la ritiene adeguata alla situazione attuale; 4. Se il vice primo ministro ritiene opportuno che il parlamento della Repubblica Ceca dia il proprio sostegno a quella iniziativa.
All’interrogazione hanno risposto il vice primo ministro Ing Martin Jahn e il vice ministro dell’economia Bohuslav Sobotka che hanno anche presentato un documento preparato dalla Banca Nazionale Ceca per il vice primo ministro.
Nelle risposte si mette in dubbio la serietà dell’analisi sullo stato in cui versa l’economia e si fa riferimento ad istituzioni come FMI, Banca Mondiale, BRI, BCE la funzione di supervisione delle quali dovrebbe essere tale da scongiurare crisi del genere. Se poi una crisi si presenta spetterebbe all’UE rispondere.
Infine si sostiene che la richiesta del Parlamento della Repubblica Italiana, affinché si stabilisca una infrastruttura finanziaria internazionale capace di impedire crisi finanziarie future e la speculazione, deve essere considerata superflua e non adeguata alla situazione attuale.


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