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L’onda d’urto iperinflazionistica e i padroni del mondo

12 dicembre 2005 – La dinamica dell’onda d’urto iperinflazionistica, descritta con il suggestivo esempio del grafico dell’onda sonica (vedi qui ), ha raggiunto dimensioni non più ignorabili con il balzo spettacolare dei prezzi delle materie prime. Ciò è il risultato dello spostamento dell’enorme massa di liquidità speculativa (moltiplicata dall’effetto-leva dei derivati) dalla ormai morente bolla immobiliare verso le commodities e l’oro, il bene-rifugio per eccellenza. Il numero degli hedge funds che operano sulle commodities è triplicato negli ultimi quattro mesi. Ormai ben oltre la soglia dei 500 dollari l’oncia (538 il 12 dicembre), l’oro veleggia verso i mille. Dietro l’oro, si sono impennati gli altri metalli come l’argento, il rame e l’alluminio, raggiungendo valori massimi da 16-18 anni. Oltre alle speculazioni degli hedge funds, la domanda di oro è sostenuta dagli acquisti di nazioni come la Cina e l’India, motivati da preoccupazioni sulla tenuta delle valute principali. A novembre, anche le banche centrali di Russia, Argentina e Sud Africa hanno acquistato significative quantità di oro, mentre le banche centrali europee hanno venduto.

I fondi padroni del mondo?

Il 6 dicembre, all'Institute for International Economics (IIE) di Washington, si sono incontrati esponenti della finanza per ascoltare David Rubinstein, il fondatore del Carlyle Group, società internazionale di private equity, presieduta in italia da Marco De Benedetti. I private equity fund, ha asserito Rubinstein, “si stanno impadronendo del mondo”, “gli equity fund ora dominano Wall Street” e “le fusioni ed acquisizioni sono ormai compiute quasi esclusivamente dai private equity fund”.

Rubinstein ha anche espresso qualche cruccio. Ad esempio non gli va proprio giù che in Germania vi sia chi definisce istituzioni del genere “locuste”, e che mentre lui pronunciava un discorso in Germania qualcuno gli ha issato un cartello con su scritto “Capo locusta”.

Rubinstein ha detto che i tedeschi “si lamentano del fatto che noi chiudiamo fabbriche ed eliminiamo posti di lavoro”, quando in realtà noi portiamo la profittabilità del “valore degli azionisti” nelle politiche inefficienti dello “stato sociale” europeo. Ha aggiunto che anche il Giappone si è messo contro le società di private equity e gli hedge funds approvando una tassa del 20% sui fondi stranieri. In realtà la “Withholding tax” è una cauzione, ma la sua restituzione esige una trasparenza dei conti che nessun fondo è disposto ad esibire. “Il governo USA deve fare qualcosa per garantire che i capitali americani siano trattati equamente all’estero”.

Su una cosa Rubinstein ha detto la verità: il modello economico affermatosi dagli anni Ottanta, per cui i fondi incassano l'1% in commissioni e 20% in profitti risale alla consuetudine veneziana di versare ai capitani delle navi, oltre alla paga, il 20% dei profitti. Si è dimenticato di dire che il grosso della "mercanzia" erano schiavi.


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