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Di nuovo su Rohatyn

di Lyndon LaRouche
18 dicembre 2005

Secondo quanto mi è stato riferito, certi ambienti in Europa non afferrano la sostanza della mia critica ai piani con cui Felix Rohatyn conta di saccheggiare gli investitori, contenuta ne «La favola dei due babbei» . Il problema non è che non capiscono, ma che, per ragioni speciali, non vogliono capire ciò che dovrebbe essere ovvio ad ogni adulto intelligente ed istruito.
Il motivo di ciò è la scarsa disponibilità a riconoscere la differenza fondamentale tra il Sistema Americano di economia politica, che si fonda su un sistema di credito statale, e sistemi monetari europei, come ad esempio quello di John Maynard Keynes, o quello del “denaro onesto” proposto da un disonesto fascista e pazzo certificato come Ezra Pound, un traditore dell'America. Le idee che prevalgono oggi in Europa in materia di denaro e di credito sono concepite nell'incapacità di sottrarsi all'inveterata tradizione veneziana dell'usura. Pertanto si finisce per non riconoscere la differenza tra un sistema creditizio e un sistema monetario, semplicemente perché non si desidera afferrare quella differenza.
Lo ripeto: il problema è tipicamente europeo, ed affligge specialmente colo che hanno un'istruzione professionale, i quali non riconoscono, o desiderano non riconoscere, la differenza tra un sistema di credito produttivo, come quello del Sistema Americano, e quegli stati di disgrazia che sono le idee sul sistema monetario che prevalgono in Europa.
Per chiarire meglio: questa differenza nelle consuetudini, tra America ed Europa, spiega anche perché tanti europei furono raggirati finendo per accettare sistemi economici fascisti che l'Internazionale Sinarchista, il concerto dei banchieri privati, installò in Europa tra il 1922 ed il 1945. Dunque, gli americani che conoscono i rudimenti dell'economia, hanno un'avversione istintiva, come me o come sembra ora anche l'ex presidente della Federal Reserve Paul Volcker, verso gli aromi della tradizione sinarchista al centro di tutte le iniziative presenti e passate di Rohatyn. Volker ed io dissentiamo su aspetti significativi, ma come americani colti che conoscono il Sistema Americano, riconosciamo immediatamente la puzza sinarchista che si leva dai piani di Rohatyn, cosa che anche gente istruita in Europa preferisce non fare.
Le ideologie prevalenti in Europa sono imbevute degli effetti malefici della dominazione ultramillenaria dei sistemi monetari che ancora al giorno d'oggi risentono dell'influenza veneziana. Ogni italiano istruito che sia disposto ad affrontare questa verità, dispone del background che è necessario per riconoscere la validità di ciò che dico, meglio di altri in Europa. Gode dello svantaggio di essere più prossimo a Venezia.

Come far funzionare il denaro

Secondo la Costituzione Federale degli Stati Uniti, il denaro legittimo è quello emesso da un monopolio del Governo Federale, alle condizioni che gli pone la Camera dei Rappresentanti. Questo denaro è esclusivamente basato sul credito del Governo Federale USA: non c'è nessun'altra forma di denaro che si possa usare, o possedere, con la sola eccezione di quanto espressamente stipulato nei trattati con altri governi sovrani. Fu il dollaro USA che fornì le basi essenziali per l'esistenza del Sistema di Bretton Woods, tra il 1945-1971. Nei sistemi europei, e nell'attuale sistema a tassi fluttuanti del Fondo Monetario Internazionale, i sistemi monetari sono delle forme “indipendenti” di sistemi di banca centrale, come il sistema keynesiano, in cui il credito dello stato ed i suoi affari monetari sono controllati da interessi bancari privati.
Per avere un esempio, si prendano le mie attuali proposte per una ripresa economica degli USA.
Ho spiegato come occorra creare un grande debito per realizzare investimenti diretti alle migliorie ed alle imprese tale da aumentare la ricchezza della nazione in misura di gran lunga maggiore del valore monetario contabilizzabile del debito contratto. Queste strategie sono enunciate per sommi capi nel mio scritto “The principle of 'Power'” pubblicato nel numero di questa settimana della rivista EIR. Questo debito deve essere contratto come espressione dell'obbligo del governo ad emettere forme costituzionali di moneta che possa essere utilizzata dalla popolazione nelle attività che aumentano la capacità produttiva del lavoro e la corrispondente produzione in proporzioni di gran lunga maggiore rispetto a quanto tali attività sarebbero da sole capaci. La garanzia su cui il debito monetario viene emesso è l'aumento della produzione di una forza lavoro progressiva.
Questa generazione di denaro dal debito (cioè credito) si fonda su potenze come quelle che s'incontrano nella fisica, e non su nozioni delle cosiddette “utilità” di stampo monetarista. Questo è un concetto da me chiaramente esposto sia nello scritto “Vernadsky e il principio di Dirichlet” sia nel già menzionato scritto dell'EIR.
Così, il sistema di economia nazionale dipende dalla facoltà di tassare e di regolamentare, per garantire che l'emissione del denaro da parte dello stato, come credito, sia difesa ricorrendo ai poteri dello stato di influire sui prezzi, e sugli investimenti del governo, in modo tale che gli obblighi a lungo termine, in cui si incorre creando il credito come denaro, siano onorati alla scadenza. Il principio è che il monopolio perfetto del governo sovrano nell'erogare denaro come forma di credito sia inteso a promuovere sia l'espansione fisica dell'economia sia l'aumento della produttività pro capite e per chilometro quadrato del territorio.
Pertanto, sotto la “globalizzazione”, non c'è spazio per una forma onorevole di debitore e di creditore. Ecco gli echi del sistema veneziano in auge nella “Nuova Epoca Buia” della metà del Quattordicesimo secolo! Ben presto non vi sarebbe più nessuno effettivamente responsabile in futuro del pagamento degli obblighi contratti nell'emissione del denaro.
La concezione opposta del denaro, espressa nelle forme più estreme dal furfante fascista Ezra Pound, non è che l'estremizzazione del comune equivoco sul denaro. Il concetto veneziano del “denaro onesto”, di cui si fece promotore Pound, è un'estensione logica dell'idea sul rapporto tra denaro e valore che Karl Marx apprese dal Venetian Party, che lo addestrò all'economia sotto l'egida di Lord Parlmerston.
Palmerston allora controllava da cima a fondo Giuseppe Mazzini e la sua “Giovane Europa” che sponsorizzarono Marx. Si tratta dello stesso Marx, che odiava la Russia, e che probabilmente su istigazione di Urquhart pubblicò una diatriba contro Palmerston denunciandolo come spia russa. Questo fu lo stesso Palmerston che controllava come proprio agente Giuseppe Mazzini che pubblicamente nominò Marx a capo della Prima Internazionale socialista.
Molti europei sono davvero convinti di cose proprio strane.
Nell'Europa di oggi l'emissione del credito per le migliorie dei beni capitali a lungo termine consentirebbe di ristabilire l'equilibrio delle economie nazionali, come questo punto è più evidente in Germania, ma la sudditanza dello stato ad un'autorità esterna di un sistema bancario centrale fondato sul denaro, costringe a fare ricorso a misure come quelle che furono prese sotto Bruening, che crearono le condizioni per l'avvento di Hitler e lo scoppio della seconda guerra mondiale. La convinzione inveterata in Europa che il denaro di per sé rappresenti il valore conduce ripetutamente l'Europa in catastrofi di questo genere o quasi.
Il problema che gli europei trovano nel “comprendere” quel mio documento non sta nel fatto che non riescono a capire ciò che ho scritto. Il problema, come ho già sopra indicato, è che non desiderano comprendere ciò che ho scritto. Soffrono di un attaccamento all'idea inveterata del denaro, in qualche modo simile a come i protettori di prostitute di una volta accettavano le malattie veneree. A loro quelle malattie non piacevano, ma non erano disposti a cambiar vita.
Rohatyn è semplicemente fin troppo europeo, o meglio, è un tipico sinarchista europeo, il che vuol dire fascista.

Erbenheim, 18 dicembre 2005


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