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Cartoon danese: lo zampino di George Shultz

Come mettere in scena lo “scontro di civiltà”

   
George Shultz, burattinaio dell’amministrazione Bush
7 febbraio – A seguito dell'incendio dell'ambasciata danese di Damasco e del consolato danese di Beirut il ministro degli Esteri danese Per Stig Moeller ha dichiarato: “Ci sono forze che vogliono lo scontro di civiltà”.
Le iniziative violente sarebbero state provocate da una vignetta del profeta Maometto pubblicata quasi tre mesi prima dal quotidiano conservatore danese Jyllands Posten e recentemente ripresa da diversi quotidiani in Francia, Italia, Olanda, Islanda, Germania e Spagna.
Dovrebbe essere fin troppo ovvio che la decisione di ripubblicare quella vignetta, su molti giornali, proprio nei giorni che hanno preceduto la decisione dell'IAEA contro l'Iran dello scorso 3 febbraio, mira a creare il clima da “scontro di civiltà” e non a rivendicare la "libertà di stampa".
Se il ministro danese volesse davvero individuare le forze che istigano lo scontro di civiltà, a cui si riferisce, allora non dovrebbe faticare molto. Il giornale in questione, Jylland Posten, che da tempo segue una linea editoriale islamofobica, ha avuto un ruolo fondamentale nel creare e finanziare un nuovo centro studi danese, il CEPOS (centro danese di studi politici). Fondato il 10 marzo 2005, il CEPOS si rifà alle fondazioni di Washington che rappresentano il movimento neo-conservatore, l'American Enterprise Institute (AEI) e la Heritage Foundation, e a due centri di Londra, l'Adam Smith Institute e l'Institute of Economic Affairs.
Nel comitato dei consiglieri di CEPOS spicca nientepopodimenoché George P. Shultz in persona, che è anche membro onorario della direzione. Shultz è l'eminenza grigia che controlla l'amministrazione Bush-Cheney (vedi gli articoli su Shultz in questo sito. Si consiglia l'uso del motore di ricerca interna al sito).
Insieme all'ex capo della CIA James Woolsey, Shultz presiede il “Committee on the present Danger”, un centro studi particolarmente impegnato ad istigare la guerra contro l'Iran (vedi qui). I consiglieri di CEPOS provengono dall'AEI, dall'Università di Chicago e da altri centri neocon inglesi ed americani. CEPOS è presieduto da Bernt Johan Collet, ex ministro della Difesa salito alla carica di ciambellano e maestro di caccia alla corte di sua maestà.


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