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Raggiunto un accordo di principio tra Russia ed Iran

28 febbraio, EIR – I tre giorni di negoziati a Teheran tra la delegazione russa guidata da Sergei Kiriyenko, direttore dell'ente per l'energia atomica russo Rosatom, e la delegazione iraniana guidata da Golamreza Agazadeh, direttore dell'Organizzazione per l'energia atomica iraniana, si sono conclusi il 26 febbraio con un accordo di principio sulla proposta russa di una struttura comune per l'arricchimento dell'uranio sul suolo russo. Kiriyenko ha sottolineato l'importanza e la fattibilità di risolvere la questione nucleare in seno alla AIEA, senza ricorrere al Consiglio di Sicurezza dell'ONU. “La Russia è convinta che l'Iran abbia il diritto legittimo di usare l'energia nucleare. Naturalmente l'Iran è anche pronto ad offrire alla comunità internazionale delle 'garanzie oggettive' sul fatto che il programma nucleare iraniano non sia riconvertito verso la produzione di armi”. Aspetti più specifici dovrebbero essere concordati prima dell'incontro dell'AIEA del 6 marzo. Da parte russa è stato espresso l'impegno ad aiutare l'Iran a completare l'impianto di Bushehr entro la fine dell'anno.
Le due parti, ha spiegato Kiriyenko, hanno sottoscritto accordi di cooperazione che vanno dall'energia allo sviluppo del corridoio ferroviario Nord-Sud, dalla cooperazione nello sviluppo dei giacimenti e infrastrutture per il gas in Iran, all' esportazione di automobili in Russia e importazione di aerei russi in Iran.
Resta da chiedersi: che cosa farà ora Washington? Sull'immediato la risposta è stata il silenzio. Il Consigliere di Sicurezza Nazionale Stephen Hadley ha risposto ad una domanda sul tema: “E' troppo presto per parlare. Dobbiamo vedere … Il diavolo è nel dettaglio”. Lyndon LaRouche, che aveva visto questa come l'unica via percorribile per una soluzione ragionevole, ha invece commentato: “Adesso Cheney e gli inglesi cercheranno di mettere i bastoni tra le ruote. Cheney versa in condizioni disperate. La sua stessa esistenza dipende dall'affossare questo accordo”.
La televisione russa RTV ha presentato l'accordo come “una sensazione” e “un successo” e Kiryenko ha spiegato ad Itar-Tass “Ho accolto con soddisfazione le parole del vice presidente Iraniano Gholam Reza Agazadeh secondo cui gli iraniani sono pronti in linea di principio ad una joint venture”.
Mentre i negoziati riprendono a Mosca, con l'arrivo di una delegazione iraniana il 28 febbraio, sui mezzi d'informazione occidentali si cerca di accreditare la linea del nulla di fatto. La Associated Press ha titolato “La Russia ridimensiona le speranze sull'accordo nucleare con l'Iran”. Evidentemente alla AP non tengono in considerazione le parole del capo negoziatore russo.
La Reuter ha citato il 27 febbraio i ministri degli Esteri francese e tedesco secondo cui i negoziati non hanno raggiunto risultati concreti. Secondo il ministro francese Douste-Blazy “I negoziati russo-iraniani non hanno avuto successo. Mi sono rammaricato per quanto accaduto ieri a Teheran”, confermando così la svolta della Francia che torna alla politica della Entente Cordiale con l'Inghilterra. Per i prossimi giorni si prospetta dunque una escalation di menzogne e sporchi trucchi senza esclusione di colpi.


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