>
Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà

 

 

Bush prepara un attacco nucleare contro l'Iran a maggio?

Il 18 aprile un giornalista ha interpellato George Bush durante la conferenza stampa nel roseto della Casa Bianca in cui è stato presentato Rob Portman, nuovo direttore del Bilancio:

"Signor Presidente, quando parla dell'Iran, e di come ci siano sforzi diplomatici, lei afferma anche che sono aperte tutte le possibilità. Questo include anche la possibilità di un attacco nucleare?
 
Bush ha risposto: "Tutte le opzioni sono sul tavolo".

L’episodio conferma quanto il leader democratico americano LaRouche e il Movimento Solidarietà denunciano dallo scorso luglio (vedi la dichiarazione di LaRouche sui "cannoni d'agosto", ovvero i piani di contingenza del Pentagono per usare "mini nukes", testate nucleari di bassa potenza, in un attacco contro l'Iran, che esistevano prima ancora delle folli dichiarazioni di Ahmadinejad contro Israele).

Poche ore prima che Bush dichiarasse che non esclude un attacco nucleare preventivo (che alcuni esperti a Washington prevedono per metà maggio) la Shanghai Cooperation Organization (SCO) ha annunciato che al suo prossimo incontro a giugno molto probabilmente aggiungerà l'Iran, insieme ad India, Pakistan e Mongolia, agli stati aderenti. Fondata a Shangai il 15 giugno 2001, la SCO è un patto di sicurezza e cooperazione economica regionale composto da Cina, Russia, Kazakistan, Kurgikistan, Tagikistan e Uzbekistan. LaRouche si è chiesto: "quali sono le conseguenze di aver un Presidente degli Stati Uniti che minaccia un attacco nucleare contro uno stato che è parte dell'alleanza SCO, sta forse cercando di provocare una guerra nucleare generale? La dichiarazione di Bush nel roseto della Casa Bianca non dimostra forse che è malato di mente?".

Oltre al gruppo di generali in congedo che ha chiesto le dimissioni del Ministro della Difesa Rumsfeld per i madornali errori commessi dall'amministrazione Bush in Iraq, sappiamo che vi sono diversi generali in servizio attivo pronti a dimettersi nel momento in cui gli Stati Uniti iniziassero un attacco contro l'Iran, giudicato una follia da tutti i punti di vista (incluso quello militare).
Come ha riportato il quotidiano tedesco Junge Welt il 20 aprile "nel frattempo, vi sono prove del fatto che la rivolta dei generali in congedo si estenda anche al comando supremo. L'agenzia stampa EIR, un gruppo di analisti vicini al democratico conservatore LaRouche, sostiene di aver appreso da ambienti vicini al Capo di Stato Maggiore Peter Pace che il Capo di Stato Maggiore ha ricevuto una lettera firmata da un certo numero di generali e ammiragli in servizio in cui annunciano le loro dimissioni se ricevessero l'ordine di un attacco militare contro l'Iran" in cui non si esclude l'uso di armi nucleari.

 


[inizio pagina]

MoviSol.org

Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà

Newsletter

Il CD di Solidarietà

© Copyright

MoviSol.org

Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà