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Putin presenta il “New Deal russo”

Nel suo discorso del 10 maggio sullo Stato della Federazione Russa, il presidente Vladimir Putin ha manifestato la determinazione a riaffermare lo status di grande potenza del suo paese, concentrandosi sulla crisi demografica, sulla difesa nazionale e sulle misure politiche necessarie a migliorare l'economia nazionale, che rappresentano le sfide principali di fronte alla Russia.

Merita particolare considerazione il fatto che Putin abbia esordito citando Franklin Delano Roosevelt, per sottolineare che il governo russo non può fare a meno di colpire certi interessi finanziari in nome del bene comune del paese. La citazione del famoso presidente americano e una successiva sua menzione sono alcune indicazioni di come Putin stia definendo “un New Deal per la Russia”. Nelle élite russe è ben noto e molto apprezzato il libro “Un New Deal per la Russia” dello scomparso prof. Taras Muranivsky, accademico che ha strettamente collaborato per anni con Lyndon LaRouche.

Alcuni stralci dal discorso di Putin:

“I cambiamenti dei primi anni Novanta suscitarono molte speranze in milioni di persone, ma queste speranze furono disattese dalle autorità e dal mondo economico. Inoltre esponenti di questi strati si preoccuparono di arricchirsi personalmente in maniera mai vista nella storia del nostro paese, alle spese della maggioranza dei cittadini e a dispetto delle norme della legge e della morale. «Nel definire un grande programma nazionale che ricerchi principalmente il bene dei più, è vero che si finisce per calpestare i piedi di qualcuno. Ma questi piedi appartengono a quei pochi che cercano di mantenere o acquisire privilegi o ricchezze, o ambedue, ricorrendo a scorciatoie che vanno a scapito del benessere dei più.» Queste sono parole sagge e mi rammarico del fatto che non sono stato io a scriverle. E' stato Franklin Delano Roosevelt, il presidente degli Stati Uniti d'America, nel 1934. Queste parole furono pronunciate nel momento in cui il paese cominciò ad emergere dalla Grande Depressione. Molti paesi hanno affrontato problemi simili, come accade a noi oggi, e molti hanno trovato modi meritevoli per superarli …

“Purtroppo, una grande parte dell'apparato tecnologico oggi impiegato dall'industria russa è indietro non di anni ma di decenni rispetto alla tecnologia più moderna disponibile al mondo … Occorre prendere misure serie per incoraggiare gli investimenti nella produzione delle infrastrutture e nell'innovazione mentre al contempo mantenere la stabilità finanziaria che abbiamo raggiunto. La Russia deve realizzare il suo pieno potenziale nei settori ad alta tecnologia, come l'energia, i trasporti e le comunicazioni, il settore spaziale e aerospaziale … Occorre fare dei passi per lo sviluppo dell'energia nucleare, un settore nucleare fondato su reattori sicuri di nuova generazione. Dobbiamo consolidare la posizione della Russia sui mercati mondiali per la tecnologia e le attrezzature del settore dell'energia nucleare, ed utilizzare appieno conoscenze, esperienza, tecniche e, naturalmente, la cooperazione internazionale … Dobbiamo naturalmente concentrarci anche sulle nuove direzioni più promettenti in materia di energia: l'idrogeno e l'energia termonucleare. [l'energia di fissione - Ndr]

“Nel discorso che pronunciai nel 2003 definii l'obiettivo di rendere il rublo convertibile … Ma rendere il rublo effettivamente convertibile dipende in larga misura da quanto esso sia attraente come strumento per i pagamenti e per il risparmio. In tal senso abbiamo ancora molto lavoro da compiere. In particolare il rublo deve diventare uno strumento più universale per le transazioni internazionali e deve espandere gradualmente la sua zona d'influenza. A questo fine dobbiamo organizzare i mercati sul territorio russo in cui trattare la compravendita di petrolio, gas e altri beni, mercati in cui le transazioni vengono regolate in rubli. Le nostre merci sono trattate sui mercati mondiali, ma come mai non sono trattate qui in Russia? Il governo deve celermente risolvere questi problemi …

“E veniamo alla questione più importante (…) E' qualcosa che il ministero della Difesa sa bene. Sì, ciò che voglio trattare ora sono i problemi dell'amore, della donna e dei figli. Il problema della famiglia come il più acuto che il paese si trova ad affrontare: il problema demografico … Sapete che la popolazione del paese diminuisce di quasi 700 mila persone l'anno. Abbiamo sollevato questo problema in molte occasioni, ma abbiamo fatto poco per affrontarlo. Per risolverlo occorre compiere questi passi. Primo, occorre diminuire i tassi di mortalità. Secondo, occorre una efficiente politica dell'immigrazione. Terzo, occorre aumentare i tassi di natalità … Propongo che si mettano da parte le ambizioni politiche e non si disperdano le risorse e che ci concentriamo a risolvere i problemi più essenziali che il paese deve affrontare, uno dei quali è quello demografico, o, nei termini impiegati da Solgenitzin, il problema di 'conservare la popolazione' in senso generale … Propongo un programma per incoraggiare le nascite. In particolare propongo misure a sostegno delle giovani famiglie e le donne che decidono di avere ed educare i figli. Il nostro obiettivo dovrebbe essere quello di incoraggiare le famiglie ad avere almeno un secondo figlio. Che cosa impedisce alle giovani famiglie, alle donne, di prendere questa decisione, in particolare quando si tratta del secondo o terzo figlio? Le risposte sono ben note: reddito basso, condizioni abitative inadeguate, incertezza sulla capacità di garantire ai figli sanità e istruzione adeguate e - ad essere davvero onesti - anche la capacità di riuscire a sfamarli”.

Sergei Glaziev, economista e parlamentare della Duma, autore del libro «Genocidio» (pubblicato in inglese dall'EIR) che tratta il deterioramento delle condizioni di vita sociali ed economiche, eletto nella lista del partito Rodina, negli ultimi anni ha assunto una posizione decisamente critica nei confronti della politica economica del Cremlino. Commentando il discorso di Putin il 10 maggio, Glaziev ha detto: “Il messaggio del presidente implica una riconsiderazione fondamentale della politica sociale ed economica fino ad oggi seguita. In effetti il capo dello stato ha riconosciuto la validità delle richieste programmatiche ripetutamente avanzate dalle forze patriottiche. Da tempo parliamo del sostegno che occorre dare alle famiglie ed ai figli, promuovendo il progresso scientifico e tecnologico e reindirizzando l'economia verso lo sviluppo innovativo, della necessità di passare al rublo nelle transazioni internazionali e della modernizzazione delle forze armate. Praticamente tutte queste proposte dell'opposizione sono ora state dichiarate indirizzo fondamentale della politica economica nazionale. Ne sono molto felice”.


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