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Il vertice SCO: una svolta storica

Il 15 giugno la Radio Govorit Moskva ha mandato in onda un commento di Lyndon LaRouche sul vertice dell'Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (SCO), intitolato “Una svolta storica”, a cui hanno fatto seguito i commenti di Yuri Krupnov e del prof. Yuri Gromyko. LaRouche ha detto tra l'altro:
“Il tracollo del sistema del Fondo Monetario Internazionale post-1971 rappresenta una di quelle fasi della storia in cui i cambiamenti nei rapporti tra le nazioni, tanto rapidi quando profondi, costituiscono la questione più importante per tutti i popoli e tutti i governi. La cooperazione a lungo termine costruita attorno all'associazione per la cooperazione di Shangai rappresenta la componente essenziale per un nuovo sistema mondiale di cooperazione economica tra stati nazionali perfettamente sovrani.
“La trasformazione della situazione finanziaria e monetaria nel secondo trimestre del 2006 è caratterizzata sia da un'accelerazione iperbolica dei prezzi delle materie prime principali che dall'accelerazione dei fallimenti degli hedge funds e interessi finanziari connessi. E' uno stato di cose che pone il mondo intero di fronte alla minaccia di una reazione a catena di crolli che travolgerà presto il sistema monetario mondiale in maniera simile al tracollo dei banchieri lombardi nel XIV secolo. Soltanto un cambiamento dei principi di fondo del sistema monetario e finanziario potrebbe impedire questo tracollo ora in corso.
“L'alternativa al collasso deve imitare il successo riscosso dalle iniziative del presidente Franklin D. Roosevelt nel periodo 1933-1945. L'attuale sistema delle banche centrali dev'essere riorganizzato dai governi sovrani con i relativi mezzi atti a creare il credito a lungo termine per migliorare il capitale fisico delle infrastrutture pubbliche e per effettuare investimenti ad alta intensità di capitale nelle tecnologie più avanzate. Ciò è possibile solo se i governi copieranno il sistema costituzionale degli USA, nell'aspetto che riguarda la sovranità assoluta esercitata sugli affari monetari, oppure creando credito a lungo termine per mezzo di trattati di cooperazione tra governi sovrani.
“Il credito a lungo termine a basso costo esige che si ritorni ad un sistema a tassi di cambio fissi, come quello originariamente fondato a Bretton Woods. Adottando queste misure urgentemente necessarie si otterrà, tra gli altri risultati, lo sviluppo di un fulcro eurasiatico come centro dello sviluppo dell'economia mondiale. L'Europa e gli USA dovranno poi riorientare le rispettive politiche economiche verso due missioni caratteristiche per il cosiddetto settore in via di sviluppo, che comprende l'Asia, il Sud America e l'Africa. I miglioramenti del capitale fisico attraverso investimenti a lungo termine in Asia, con Cina e India in testa, sarà l'elemento fondamentale dello sviluppo economico globale.
“L'aspetto cruciale di questo programma fisico-economico deve far leva sull'eredità scientifica della Russia nelle questioni dello sviluppo biogeochimico delle cosiddette risorse naturali, e una transizione verso l'energia di fissione e fusione come prerequisito necessario per affrontare le crisi di scarsità dell'acqua dolce e delle materie prime per una popolazione mondiale desiderosa di accedere allo sviluppo e che nel giro di una generazione raggiungerà gli otto miliardi di individui.
“La nuova economia mondiale che dovrà presto risorgere dalle ceneri del sistema finanziario e monetario attuale dev'essere organizzata attorno all'idea che l'Eurasia assuma un ruolo primario nella prospettiva globale che si fonda su obiettivi condivisi da tutto il mondo. Nei termini della fisica economica inizialmente sviluppata da Gottfried Leibniz, questo significa una politica volta ad accrescere la densità demografica relativa potenziale del pianeta, attraverso investimenti ad alta intensità di capitale nelle infrastrutture economiche di base e nella produzione di beni.
Pertanto lo sviluppo di legami di cooperazione più stretti tra gli stati sovrani dell'Eurasia, con un ruolo naturale della Russia come principale nazione eurasiatica, è il veicolo in pratica autoevidente per seguire più rapidamente i nuovi orientamenti politici necessari nella politica mondiale”.

Il vertice SCO sottolinea la cooperazione economica

Al quinto vertice annuale della Shanghai Cooperation Organization (SCO), tenutosi il 15 e 16 giugno a Shanghai, hanno partecipato i capi di stato dei paesi fondatori - Russia, Cina, Kazakistan, Tagikistan, Uzbekistan, Kirgizistan - e i rappresentanti ad alto livello dei paesi “osservatori” (Pakistan, Iran, India e Mongolia). Pakistan e Iran sono stati rappresentati rispettivamente dai presidenti Musharraf e Ahmadinejad, e l'India dal ministro dell'Energia. Hanno inoltre partecipato il presidente afghano Karzai e i rappresentanti della CIS e dell'ASEAN.
Per l'occasione il Presidente russo Putin ha pubblicato un articolo in cui definisce la SCO un “nuovo modello di cooperazione internazionale”, fondato sulla “partnership tra uguali”. Lo scopo strategico di tale cooperazione è migliorare la sicurezza regionale e la stabilità, promuovere il progresso economico e alimentare il processo di integrazione regionale mantenendo al tempo stesso l'identità nazionale e culturale di ciascun paese membro, ha scritto Putin. La SCO non è soltanto diventata una “organizzazione regionale influente” in Eurasia, ma sta assumendo un significato sempre più “globale”. Ci sono grandi potenzialità per una cooperazione che riguarda in particolar modo l'energia, le materie prime, le infrastrutture e l'industria, ha sottolineato Putin. Il presidente cinese Hu Jintao si è espresso sulla stessa lunghezza d'onda di Putin sottolineando l'impegno della Cina allo “sviluppo pacifico” in Eurasia.
Tutti i partecipanti al vertice della SCO hanno sottolineato che mentre la cooperazione per la sicurezza - che comprende la lotta al terrorismo, all'estremismo, al separatismo e al traffico di droga - costituisce una priorità, la SCO non è un'alleanza militare diretta contro paesi terzi. Al tempo stesso i membri della SCO non “entreranno in alleanze o associazioni che potrebbero danneggiare la sovranità, la sicurezza o l'integrità territoriale dei paesi membri”.
Il tema centrale al vertice della SCO è stato la cooperazione economica, in particolare nelle “aree prioritarie nell'industria dell'energia, trasporti, informazioni, comunicazioni e agricoltura”. E' stato costituito uno “SCO Business Council” ed è stato approvato un programma di cooperazione finanziaria tra le banche che aderiscono alla nuova SCO Interbank Union. La Cina ha offerto garanzie di credito per 900 milioni di dollari per i progetti infrastrutturali della SCO. Il presidente kazako Nazarbayev ha posto in rilievo l'importanza del potenziamento dei trasporti insieme ai sistemi di distribuzione elettrica. Ha fatto appello alla riapertura dell'”Antica via della seta”, in riferimento all'accordo bancario tra Russia e Kazakistan per finanziare progetti per l'energia, che ha additato come modello delle attività della SCO Interbank Union.
Commentando l'avvenimento, la stampa internazionale ha notato come il presidente Ahmadinejad abbia definito “un passo in avanti” la proposta avanzata il 5 giugno da EU-3, Stati Uniti, Russia e Cina. Ahmadinejad però ha detto molto di più, in particolare sulla cooperazione eurasiatica:
“Le nostre popolazioni sono vissute per oltre 1000 anni in questa regione condividendo le speranze … gli scambi economici si sono protratti per secoli e le nostre culture si sono profondamente influenzate a vicenda nel corso di questi contatti”. Ha fatto appello affinché la SCO si adoperi per migliorare il trasporto di merci e persone, ridurre le barriere doganali e incoraggiare progetti per gli investimenti comuni. Ha inoltre proposto un incontro per discutere l'utilizzo ed il trasporto di energia, ed ha offerto Teheran come sede.


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