A proposito dellassassinio di Politkovskaya
17 ottobre 2006 Lassassinio della giornalista russa dissidente Anna Politkobvskaya va inquadrato nel contesto della serie di assassinii avvenuti nelle ultime settimane, evidentemente miranti a ledere la stabilità politica del presidente Vladimir Putin. Tutti gli assassini in questione sono stati condotti da professionisti. E noto che il crimine organizzato russo è collegato con i vari oligarchi latitanti dalla giustizia russa. Il più famoso degli oligarchi è Boris Berezovsky che ha ottenuto asilo politico in Inghilterra.
* Il 14 settembre è stato assassinato Andrei Kozlov, vice presidente della banca centrale russa. Deciso sostenitore della politica del governo, Kozlov era impegnato contro il riciclaggio del denaro ed aveva ordinato il ritiro di alcune licenze bancarie.
* Il 30 settembre è stato assassinato Enver Zighashin, ingegnere capo della TKN BP, la sussidiaria russa della British Petroleum. Si tratta di un assassinio che certamente non ha risolto gli attriti tra Russia e imprese petrolifere occidentali ma li ha piuttosto aggravati.
* Il 7 ottobre è stata assassinata Anna Politkovskaya.
* Il 10 ottobre è stato assassinato Alexander Plokhin, direttore della branca moscovita della Vneshtorgbank, banca di stato che riveste un ruolo importante nei rapporti economici che la Russia intrattiene con Africa, Asia, America Latina ed Europa, in particolare quelli promossi dallo stesso Putin. La Vneshtorgbank ha recentemente acquistato il 5% del gigante aerospaziale europeo EADS, proprietario di Airbus. Lacquisto ha suscitato una notevole controversia, sia a motivo delle implicazioni economiche che quelle di sicurezza.
* Il 16 ottobre è stato assassinato Anatoly Voronin, esperto immobiliare della Itar-Tass.Alexander Lebedev che è comproprietario, con Michail Gorbaciov di Novaya Gazeta, il giornale su cui scriveva la Politkovskaya, ha pubblicato un commento intitolato: Chiunque abbia sparato alla Politkovskaya mirava ai suoi avversari in altre parole mirava al regime di Putin. La Politkovskaya era così nota come oppositrice del regime, scrive Lebedev che è fin troppo facile sospettare coloro che lei criticava. Ma non dobbiamo considerare attentamente la possibilità che chi ha ordinato lassassinio voleva che noi facessimo proprio questo? Forse unondata di rabbia contro coloro che la giornalista criticava è proprio leffetto su cui contavano i killer? Così sparando alla giornalista miravano ai suoi avversari.
Nel corso della sua visita in Germania, tra il 10 e l11 ottobre, il presidente Putin ha fatto due volte riferimento al grave episodio. A Dresda il presidente ha detto, secondo quanto riferito dalla Pravda: Non molto tempo fa fu ucciso un altro giornalista, Paul Khlebnikov. Dopo la pubblicazione del libro intitolato «Conversazioni con un barbaro», in cui i personaggi principali sono posti in cattiva luce, lui è stato ucciso. Non so chi labbia uccisa [Anna Politkovskaya], ma è chiaro che chi si sta sottraendo alla giustizia ha valutato lopportunità di sacrificare qualcuno per incoraggiare i sentimenti anti russi nel mondo.
Nellintervista concessa l11 ottobre al Sueddeutsche Zeitung, pubblicata integralmente solo sul sito Kremlin.ru, Putin ha detto: Saprete che diversi anni fa un giornalista americano di origini russe, Paul Khlebnikov è stato ucciso in Russia. Si era occupato dei problemi della Repubblica di Cecenia ed aveva scritto un libro intitolato «Conversazioni con un barbaro». Stando alle indagini, i protagonisti del libro non erano contenti di come Khlebnikov li ha presentati e lo hanno distrutto.
Il barbaro in questione è Khodj-Akhmed Nukhayev, il finanziatore del separatismo del Caucaso Settentrionale: Oggi Nukhayev vive in Israele, fa affari con il lord inglese McAlpine ed è sospettato di collegamenti con Boris Berezovsky. Khlebnikov era il genero di John Train, personaggio di Wall Street impegnato nelle operazioni contro Lyndon LaRouche. Nel 2005 Anna Politkovskaya ha ricevuto il Premio per il coraggio civile del Northcote Parkinson Fund di John Train.
Su John Train vedi:
Movimento Internazionale per i diritti civili Solidarietà
Movimento Internazionale per i diritti civili Solidarietà