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La guerra in Somalia: accaparramento di materie prime?

8 gennaio 2007 – Già ad una indagine preliminare risulta evidente che dietro la guerra in Somalia si muovono i grandi interessi minerari e petroliferi della sfera d'interesse britannica. Questi interessi sono particolarmente attivi nello stato somalo del Puntland, a cavallo del Corno d'Africa tra Somalia Meridionale e Somaliland. C'è da notare che sia il Puntland che il Somaliland sono fortemente autonomi. Il primo si è dichiarato stato autonomo indipendente con governo proprio, mentre il secondo ha richiesto il riconoscimento completo dell'indipendenza. Gli etiopi hanno sostenuto le manovre secessionistiche dei due stati. Tra i motivi c'è il fatto che negli anni Settanta la Somalia iniziò una guerra rivendicando il possesso territoriale della regione etiope dell'Ogaden, così come il desiderio di Addis Abeba di procurarsi lo sbocco al mare che le fu tolto con la secessione dell'Eritrea.
Nel 2005 il governo del Puntland firmò un contratto con una misteriosa impresa chiamata Consort Private Ltd., registrata alle Maldive ma guidata dagli uffici dell'avvocato inglese Anthony Black. Con quel contratto la Consort ottenne la concessione completa dei diritti minerari e petroliferi del Puntland. La Consort poi cedette il 50,01% di quei diritti all'australiana Range Resources Ltd. La Range è presieduta da sir Sam Jonah, presidente della Anglo Gold Ashanti, impresa leader nell'estrazione dell'oro. Jonah figura anche nel cda di Anglo American Corporation e in quello di altre grandi imprese anglo-americane.
La Range sta procedendo con le rilevazioni e inizierà presto le trivellazioni nel Puntland. Tra i suoi soci figurano la Canmex canadese, una sussidiaria della Lundin Mining company. Quest'ultima appartiene alla famiglia Lundin, il cui patriarca Adolf è recentemente scomparso, ed opera nel settore minerario e petrolifero in Russia, Scandinavia, Africa e Sud America. E' attiva in particolare nelle regioni più devastate dalla guerra come la Repubblica Democratica del Congo e il Sudan. Adolf Lundin era molto vicino alla oligarchica famiglia svedese Axson Johnson e si può dire che la Lundin, del cui cda fa parte l'ex premier svedese Carl Bildt, in effetti altro non sia che una facciata degli interessi della Axson Johnson.
Un'altra impresa che figura in questo contesto è la Middle East Petroleum Services, diretta da un certo Ken Fellow. Registrata nel Dubai, questa impresa è nata dalla vecchia Iraq Petroleum Company, che sebbene sia stata nazionalizzata alcuni decenni è ancora registrata nel Dubai e a Londra. Tra i suoi azionisti figurano Total, Mobil, Exxon e Partex.
Sebbene l'accordo che concede all'impresa diritti minerari in Somalia sia stato inizialmente osteggiato dal Primo ministro Geedi, capo del governo di transizione, nel 2005, questi successivamente ne è diventato un entusiasta sostenitore. I problemi poi cominciarono quando le Corti Islamiche iniziarono a prendere il controllo del territorio rivendicato dal Puntland.


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