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La Danimarca dibatte il Maglev proposto dal movimento di LaRouche

     
La pubblicazione elettorale dello Schiller danese diffuso in 50 mila copie che presenta la proposta dei collegamenti Maglev nel paese.

25 marzo 2007 – L'associazione di LaRouche in Danimarca ha presentato un progetto per un sistema di trasporti a levitazione magnetica (Maglev) capace di abbracciare l'intero continente eurasiatico, suscitando notevoli reazioni sui mezzi d'informazione, sia in internet che stampati. La stampa ha posto in rilievo la possibilità di collegare in soli 25 minuti Copenhagen, la capitale sull'isola di Zealand, ad Aarhus nella penisola dello Jutland, grazie ad un collegamento Maglev attraverso la baia di Kattegat. Lo Schiller Institute è stato inoltre convocato per una audizione di fronte alla Commissione Trasporti del parlamento danese e per lo scopo ha preparato una proposta scritta disponibile sul suo sito internet.
Il piano è stato inizialmente presentato in una pubblicazione elettorale distribuita in 50 mila copie nel luglio 2006. Successivamente i sindaci delle sei maggiori città danesi si sono riuniti per discutere come migliorare i collegamenti ed a ciò si sono aggiunti i negoziati allo stesso fine con la Germania, che prevedono la realizzazione di un sistema ponte/tunnel attraverso il Fehmer Belt.
Il 19 marzo il principale quotidiano del paese Jyllands-Posten (JP) ha preso spunto dalle esitazioni da parte tedesca, per sostenere di investire sul collegamento stabile attraverso la baia di Kattegat. Il giorno successivo JP è tornato sul tema con un'ampia e ben illustrata intervista a Tom Gillesberg, portavoce dello Schiller Institute danese.
Alla proposta ha risposto, sempre sul JP, Nicolai Wammen, sindaco socialdemocratico di Aarhus, secondo il quale il progetto “conferirebbe una grande flessibilità, ad esempio a coloro che intendono vivere ad Aarhus e lavorare a Copenhagen. Se i tempi di trasporto sono notevolmente ridotti si creano nuove possibilità per incontri, studi, vita familiare, esperienze culturali e shopping tra i due centri danesi in crescita. Avrà un significato colossale”.
L'argomento è stato quindi ripreso da diversi altri mezzi d'informazione. Il grande quotidiano della capitale Berlingske Tidende ha dato spazio alla proposta di Gillesberg di finanziare il progetto con credito pubblico da ammortizzare in cinquant'anni. Il sito degli ingegneri danesi ha ripreso una citazione dello Schiller: “La Danimarca, così come il futuro governo americano, deve stabilire forti collegamenti verso la Germania ed i paesi eurasiatici partecipando alla costruzione del continente eurasiatico. Dobbiamo operare come costruttori di ponti ed offrire legioni di ingegneri invece che legioni di combattenti”.
L'entusiasmo suscitato dalla proposta in Danimarca dovrebbe far riflettere quanti in Italia si oppongono alla TAV e ai ponti e condannano il nostro paese alla decadenza economica in nome di egoismi locali e superstizioni ambientalistiche.


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