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Da Londra Berezowsky pianifica il rovesciamento violento di Putin

13 aprile 2007 - Uno dei più pericolosi oligarchi russi in esilio, Boris Berezowsky, sta finanziando e fomentando apertamente la rivoluzione violenta contro il presidente Putin. Berezowsky ha reso pubblico il suo ruolo nel tentativo di rovesciare il governo russo in un'intervista al quotidiano Guardian di Londra. Berezowsky, che vive in esilio a Londra dal 2001, ha detto al Guardian: “Bisogna usare la forza per cambiare questo regime. Non è possibile cambiarlo attraverso mezzi democratici. Non ci può essere nessun cambiamento se non attraverso la forza, la pressione.” Quando Ian Cobain, Matthew Taylor e Luke Harding, i giornalisti che lo intervistavano, gli hanno chiesto in modo diretto se stesse fomentando la rivoluzione, lui ha risposto: “E' assolutamente così.” Spinto a fornire dettagli, Berezowsky si è rifiutato di approfondire; tuttavia ha affermato di avere sul suo libro paga personaggi allineati a Putin.

Mosca non ha perso tempo a rispondere alle provocazioni di Berezowsky. Il primo portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha detto ai giornalisti che i commenti dell'oligarca russo “vengono considerati un crimine,” aggiungendo che il governo russo credeva che le autorità britanniche non avrebbero “mai offerto asilo a qualcuno che vuole usare la forza per cambiare il regime in Russia.”

Un anno fa Berezowsky fece affermazioni simili in un'intervista radiofonica da Londra, andata in onda a Mosca, ma i tribunali inglesi hanno respinto la richiesta di estradizione da parte della Russia.

Stavolta, però, Berezowsky sembra essersi accorto che l'intervista del Guardian passava il segno. In un dichiarazione rilasciata più tardi lo stesso giorno, Berezowsky ha cercato di ritrattare, dichiarando di non volere la violenza, ma solo “l'azione diretta” come quella delle cosiddette “rivoluzioni colorate” in Ucraina e Georgia (entrambe le quali furono condotte con l'appoggio di governi occidentali e ben finanziate ONG).

Le smentite di Berezowsky sulla violenza sono contraddette dal fatto che il personaggio è conosciuto da più di un decennio come uno dei finanziatori occulti dei ribelli ceceni, che hanno portato a compimento una serie di attentati terroristici a Mosca e nella stessa Cecenia.

La “correzione” di Berezowsky è screditata anche dal fatto che il Guardian ha messo on-line l'audio dell'intervista in cui lo si sente promuovere l'azione violenta contro Putin.


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