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Corsa all'impeachment di Cheney

30 aprile 2007 – Le richieste di impeachment per il vice presidente degli Stati Uniti Dick Cheney stanno diventando una valanga e la mobilitazione del pubblico costringe sempre di più i politici a prendere posizione. Il 28 aprile si sono svolte in tutto il paese un centinaio di manifestazioni per chiedere al Congresso di aprire la procedura di allontanamento sia del presidente che del vice presidente, soprattutto a motivo delle menzogne che essi hanno raccontato per portare gli Stati Uniti in guerra contro l'Iraq. “Il Congresso non lo farà se non lo costringiamo a farlo. Vogliamo prima Cheney e poi Bush”, è il commento di un attivista riferito dal Las Vegas Sun.
Fred Huenefeld, rappresentante di LaRouche nella Louisiana, ha presentato una mozione di impeachment al Comitato Esecutivo del partito democratico dello stato che l'ha approvata all'unanimità. Il 29 aprile, a seguito dell'intervento del movimento giovanile di LaRouche, il Partito Democratico della California ha approvato una serie di risoluzioni tra cui la richiesta di indagini parlamentari sulle malefatte dell'amministrazione Cheney/Bush in cui si menziona espressamente la possibilità di impeachment nel caso in cui gli accertamenti lo richiedano.
Altre due proposte di impeachment sono state fatte da importanti politici. Il democratico John Murtha, nel corso dell'intervista a “Face the Nation” il 29 aprile, ha lasciato di stucco il giornalista Bob Schieffer della CBS-TV quando ha affermato: “Ci sono quattro modi di influenzare il presidente: opinione pubblica, elezioni, impeachment e il portafogli”. Schieffer è saltato su: “Aspetti un momento! Che cosa ha detto? Impeachment? Sul serio?” Murtha ha continuato: “Io ho detto che ci sono quattro modi...” e nel ripetere ha lievemente modificato solo l'ultimo: “la forza del portafogli”. Ovvio il messaggio: i primi due metodi si sono rivelati del tutto vani ed il quarto è quello che si sta provando adesso, condizionando gli stanziamenti per l'Iraq con un impegno al ritiro. Murtha aveva appena concluso di parlare del rifiuto della Casa Bianca di accettare qualsiasi compromesso di fronte al palese disastro della guerra, ed aveva aggiunto che “il pubblico ha detto la sua”.
Il giorno prima l'ex sen. George McGovern aveva pubblicato un commento sullo Houston Chronicle del 28 aprile in cui affermava: “Sono fermamente convinto che la squadra Cheney-Bush si sia macchiata di misfatti peggiori di quelli che costrinsero Nixon, il vicepresidente Spiro Agnew e l'attorney general John Mitchell a dimettersi dopo il 1972”. “In effetti, le ripetute violazioni della Costituzione e delle leggi, e il loro ripudio della legge internazionale, sono oggetto di sempre maggiore attenzione. Mi attendo che Cheney e Bush saranno costretti a dimettersi prima della fine del 2008”. McGovern ha aggiunto: “Oltre alla lista dei capi d'accusa per l'impeachment, il vice presidente ha manifestato la sua ignoranza per la politica estera quando ha criticato il presidente del Congresso Nancy Pelosi per la sua visita in Siria”. Due mesi fa McGovern lanciò la sua prima richiesta di impeachment.

Kucinich guida l'impeachment di Cheney
Il 24 aprile Dennis Kucinich, parlamentare dell'Ohio e già candidato alla nomina presidenziale democratica, ha presentato una mozione per una procedura di impeachment contro il vice presidente Richard Cheney ed ha spiegato che l'iniziativa è volta ad impedire che Cheney riesca ad iniziare una guerra contro l'Iran così come avviò una guerra con falsi pretesti contro l'Iraq nel 2003.
Gli articoli per l'Impeachment sono tre: (1) Cheney ha manipolato le procedure dell'intelligence ed ha mentito alla nazione sul conto del possesso iracheno di armi di distruzione di massa; (2) Cheney ha manipolato le procedure dell'intelligence ed ha mentito alla nazione sui presunti legami dell'Iraq con Al Qaeda; (3) Cheney ha “minacciato apertamente di aggredire la Repubblica dell'Iran la quale non minaccia in alcun modo gli Stati Uniti”.
Nella conferenza stampa in cui ha annunciato la risoluzione (H.R. 333), Kucinich ha affermato: “E' urgente che il Congresso prenda iniziative per impedire l'abuso dei poteri” da parte di Cheney e che “è questo ciò che la risoluzione per l'impeachment farà”. Parlando poi alla CNN, Kucinich ha spiegato le sue motivazioni: “il vice presidente sta rullando sugli stessi tamburi di guerra contro l'Iran che fece rullare contro l'Iraq con falsi pretesti”. Kucinich ha sottolineato che ha deciso di cominciare dal vice presidente perché nel caso di un impeachment del presidente Cheney diventerebbe presidente. Per la documentazione ufficiale: http://kucinich.house.gov/SpotlightIssues/documents.htm
Nel primo dibattito tra gli otto pretendenti alla candidatura democratica, svoltosi il 26 aprile sotto la sponsorizzazione della MSNBC, Kucinich è stato l'unico a “superare il test Cheney”, come ha commentato LaRouche. Il moderatore dell'incontro Brian Williams ha posto la questione dell'impeachment:
Williams: “Un'altra alzata di mano: c'è qualcuno di voi che voglia aderire all'iniziativa di Kucinich per un impeachment del vice presidente Cheney?” Nessuno ha alzato la mano. “Con questa risposta, onorevole, le chiediamo: è l'uso giusto del tempo e delle energie parlamentari?”
Kucinich: “Questa è un'edizione tascabile della Costituzione, la porto con me perché ho giurato di difendere la Costituzione. Abbiamo dedicato tanto tempo a discutere dell'Iraq qui questa sera e del ruolo dell'America nel mondo. Il paese è stato portato in guerra con le menzogne. Questo paese è stato portato in guerra con le menzogne sulle armi di distruzione di massa e sul ruolo di Al Qaeda rispetto all'Iraq, che era inesistente quando noi entrammo nel paese.
“Ci tengo a dichiarare che Mr. Cheney dev'essere chiamato a rendere conto. Sta già agitando pretesti di guerra contro l'Iran. Noi dobbiamo schierarci con questa Costituzione, difenderla e proteggerla, e questo vice presidente l'ha violata ...”


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