Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà

 

 

Perché il sistema antimissile USA nell'Europa orientale minaccia la Russia

5 settembre 2007 – Il docene del MIT Ted Postol, ex consulente del Pentagono, ha rivolto il 28 agosto un discorso al personale del Congresso USA a Capitol Hill in cui ha spiegato i motivi per cui i piani dell'amministrazione Bush di installare postazioni radar nella Repubblica Ceca e intercettori missilistici in Polonia costituiscono una minaccia strategica alla Russia. Da quando si è cominciato a parlare della proposta, all'inizio dell'anno, fino alle più recenti discussioni di fine agosto, esponenti politici e militari dell'amministrazione USA hanno detto che i sistemi d'arma proposti non costituiscono una minaccia ai missili intercontinentali strategici russi. Postol ha anche passato in rassegna la campagna delle rassicurazioni che l'amministrazione USA ha dato agli alleati europei, a loro volta timorosi di suscitare attriti con il vicino russo.
Postol ha quindi espresso tutto il suo scetticismo verso l'adeguatezza dei sistemi ad energia cinetica per l'intercettazione dei missili in volo, ma ha anche fatto notare che questa è solo la prima di una serie di tecnologie di difesa antimissile che l'amministrazione si ripromette di sviluppare e impiegare. Come prova ha citato la direttiva 23 di sicurezza nazionale del presidente del 6 dicembre 2002. Ed è proprio in questo “miglioramento” ed “espansione delle difese missilistiche” che i russi vedono una minaccia. Il motivo è che, qualora fossero lanciati su Washington, gli ICBM stazionati nella Russia occidentale transiterebbero proprio sopra i siti degli intercettori in Polonia e potrebbero quindi essere abbattuti.
Postol ha confrontato i suoi calcoli con quelli della Missile Defense Agency ponendo in risalto il fatto che, per motivi inspiegabili, secondo quest'ultima gli intercettori di stanza in Polonia non sarebbero in grado di abbattere gli ICBM lanciati dalla Russia occidentale. Egli ha invece mostrato come stando alla velocità ritenuta corretta degli ICBM e degli intercettori questi ultimi sarebbero in grado di raggiungere la traiettoria dei primi compromettendone la missione.
Postol ha inoltre spiegato approfonditamente i vantaggi dell'allestimento di una stazione radar russa a Gabala, in Azerbaijan, secondo la proposta che il presidente russo Vladimir Putin ha avanzato nell'incontro avuto con Bush lo scorso luglio. Gli è stato chiesto se le basi in Europa centrale non siano indispensabili per intercettare eventuali missili iraniani. Postol ha risposto che per tale evenienza bastano gli intercettori a bordo di unità navali della classe Aegis e delle basi che si possono realizzare in Turchia, lasciando in tal modo intatto l'equilibrio in Europa centrale.
Ovviamente l'amministrazione Bush nega che la base radar di Gabala proposta dai russi possa sostituire la propria proposta, ma sembra che, oltre gli espedienti verbali pubblici, siano in corso anche delle discussioni più serie e appartate tra le due parti. In estate si sono incontrati due gruppi di esperti, alcuni ufficiali americani si recheranno a Gabala per un'ispezione a metà settembre, dopodiché è previsto un altro incontro di esperti a Mosca. Ad ottobre è in programma l'incontro “2+2” con la partecipazione dei ministri della Difesa e degli Esteri dei due governi.


[inizio pagina]

MoviSol.org

Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà

Newsletter

Il CD di Solidarietà

© Copyright

MoviSol.org

Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà