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Le menzogne del film di Al Gore sul clima

15 ottobre 2007 – Alla notizia dell'assegnazione del Nobel per la pace ad Al Gore per la sua propaganda sul cambiamento climatico, Lyndon LaRouche ha commentato “Puah!”. Lo scenario catastrofico di Al Gore è stato competentemente smontato da numerosi scienziati, anche sulle pagine dell'EIR, ma questo non sembra interferire con la motivazione politica di tale scelta.
Decisamente controcorrente, dunque, il verdetto di un tribunale britannico secondo il quale il film di Al Gore “Una verità sconveniente” contiene molti “errori”, che in realtà sono smaccate menzogne. Il verdetto è stato emesso a conclusione del processo intentato da Steward Dimmock, camionista inglese, 'governor' scolastico del Kent (carica che conferisce voce in capitolo sugli indirizzi generali dei programmi scolastici), e attivista del partito politico New Pary, schieratosi contro la proiezione del film nelle scuole secondarie.
Secondo il giudice Barton, il film può essere proiettato solo con nuove note cautelative che bilancino le idee “unilaterali” di Mr. Gore. La “visione apocalittica” presentata nel film non è una analisi scientifica imparziale del cambiamento climatico, sostiene il giudice, e tutti i responsabili dell'istruzione debbono far presente agli insegnanti che vi sono idee contrarie a quelle di Gore.
Il Guardian dell'11 ottobre ha pubblicato la lista delle menzogne riconosciute dal giudice:
1. L'affermazione secondo cui gli atolli del Pacifico che emergono di pochi metri “sono inondati a causa del riscaldamento globale antropogenico”, visto che non ci sono prove delle evacuazioni riferite dal film.
2. L'affermazione che il riscaldamento globale “pone fine alle correnti oceaniche”, in particolare la Corrente del Golfo. Il giudice cita la stessa IPCG, a cui si appoggia Gore, secondo cui è “molto improbabile” che le correnti finiranno, ma potrebbero subire un rallentamento.
3. Di due grafici, l'uno sull'aumento del CO2 l'altro sull'aumento della temperatura in un periodo di 650 mila anni, si dice che “corrispondono perfettamente”. Gli scienziati invece ammettono solo un collegamento, e dunque “i due grafici non dimostrano ciò che asserisce Mr. Gore”.
4. La scomparsa delle nevi dal Kilimanjaro è espressamente attribuita al riscaldamento provocato dall'attività umana, cosa che non è affatto dimostrata.
5. Il restringimento del Lago Ciad non è attribuibile al riscaldamento globale ma “è evidentemente considerato più probabilmente il risultato ... dell'aumento della popolazione, dell'eccesso di pascolo e del clima regionale”.
6. “Non ci sono prove sufficienti per dimostrare che” l'uragano Katrina sia dovuto al riscaldamento globale come sostiene Al Gore.
7. Gore afferma che gli orsi polari affogano perché debbono “nuotare per grandi distanze per trovare il ghiaccio”. Il giudice ha accertato che: “L'unico studio scientifico di cui le due parti al mio cospetto possono disporre dice che recentemente sono stati trovati quattro orsi polari affogati a motivo di una tempesta”.
8. Non vi sono prove sufficienti a sostenere che lo sbiancamento delle scogliere coralline in tutto il mondo sia dovuto al riscaldamento globale e ad altri fattori.
9. Non vi sono prove per prevedere “nel prossimo futuro” un aumento del livello del mare, fino ad oltre 6 metri, provocato dallo scioglimento dei ghiacci, in Groenlandia o nell'antartico occidentale.
C'è da sottolineare che il tribunale non ha riconosciuto la menzogna principale che pervade tutto il film: che il biossido di carbonio abbia qualcosa a che vedere con il riscaldamento globale.


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