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Nancy Pelosi e Harold Swarznegger

USA: LaRouche chiede le dimissioni di Nancy Pelosi

27 ottobre 2007 (MoviSol) - L'economista e leader democratico americano Lyndon H. LaRouche, Jr. giovedì scorso ha dichiarato che “è giunto il momento che Nancy Pelosi si dimetta. Il tempo per andare è giunto, signora. Le sue politiche sono diametralmente opposte agli interessi strategici più vitali degli Stati Uniti d'America.”

La Pelosi, infatti, ha messo "fuori programma" il tema dell'impeachment del vicepresidente Cheney, le iniziative per fermare la guerra all'Iran, il credito per gli investimenti nelle infrastrutture; sotto la sua dirigenza, la maggioranza democratica, se non tutto il Congresso, è valsa peggio che niente, nell'impedire l'epidemia di pignoramenti.

“In meno di un anno [cioè dalle elezioni di novembre 2006] l'approvazione popolare del Congresso è caduta all'11%, a partire dall'iniziale 70%”, ha aggiunto LaRouche. “Nancy Pelosi è Mis-leadership” (mal-dirigenza).

La Pelosi è lo strumento di copertura delle operazioni di insabbiamento delle politiche unicamente capaci di risolvere la crisi bellica e il collasso economico”, ha detto LaRouche. “Ella è lo strumento politico del banchiere fascista Felix Rohatyn, e dei circoli della finanza speculativa a lui associati, attualmente impegnati a imbrigliare il partito democratico; e [anche] di George Shultz, il quale progettò l'Amministrazione Bush e quella pagliacciata di governo della California rappresentata da Schwarzenegger.”

“Le due leader nazionali nel partito democratico”, ha aggiunto LaRouche, “che provengono dalla California [Pelosi e la senatrice Dianne Feinstein] sono entrambe sottomesse a Rohatyn e Shultz, e altri democratici nel Congresso, oppositori della guerra, stanno ad esse capitolando.”

“Qualunque congressista avverso alla politica guerrafondaia, ma ancora deciso a sostenere Nancy Pelosi, dopoché ella ha ostacolato l'impeachment di Cheney e ha favorito una politica economica distruttiva, non fa altro che srotolare il tappeto rosso a coloro che vogliono altre guerre” in Iran, in Siria, e altrove.

“Non fatevi ingannare dalle loro lamentele sul decoro di quel tappeto. Questo significa che essi si oppongono pubblicamente a qualche singolo meccanismo con cui si prepara una nuova guerra, ma non agiscono per rimuovere l'autore di una tale politica guerrafondaia. Ecco ciò che fanno, quando concordano con la guida democratica di Nancy Pelosi al Congresso, e con l'idea che “l'impeachment non è all'ordine del giorno”, ma si oppongono all'aumento delle somme destinate alle operazioni militari, o addirittura a qualche tecnicismo con cui la politica di guerra richiede finanziamenti.”

Commentando l'annuncio di Dennis Kucinich, con cui egli intende proporre una risoluzione “privilegiata” di impeachment di Cheney prima del Giorno del Ringraziamento, forzando il Congresso a dibattere intorno alla sua precedente risoluzione firmata da altri 21 congressisti, LaRouche ha detto di sostenere una tale misura.


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