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L'impeachment di Cheney: richiesta udienza in Congresso

2 gennaio 2008 – Con la firma dell'on. Gwen Moore, lo scorso 19 dicembre sono saliti a 24 i parlamentari USA che hanno sottoscritto la Risoluzione 333, presentata lo scorso aprile dall'on. Dennis Kucinich, in cui si chiede di avviare una procedura di impeachment sul conto del vicepresidente Dick Cheney. Il 7 novembre la Camera dei Rappresentanti aveva approvato che la Commissione Giustizia prendesse in esame il merito di quella risoluzione e si riservasse di procedere come giudica opportuno. Intanto, il sito Democracts.com riferisce che l'on. Anthony Weiner ha dichiarato di essere pronto a sottoscrivere un commento dei colleghi Bob Wexler, Luis Gutierrez e Tammy Baldwin che esorta la Commissione Giustizia ad aprire le audizioni sul caso. Dopo che alcune grandi testate americane si sono rifiutate di pubblicare il commento, di cui riportiamo di seguito qualche citazione, l'on. Wexler ha postato sul proprio sito (wexlerwantshearings.com) una risoluzione che esorta la Commissione Giustizia ad indire le audizioni e in data 27 dicembre aveva già raccolto quasi 150.000 sottoscrizioni su internet. Quello stesso giorno il commento è stato pubblicato dal Philadelphia Inquirer. Quando il Congresso riapre i battenti all'inizio dell'anno, Wexler presenterà ai colleghi della Commissione Giustizia le liste di questi sostenitori dell'impeachment.
Tra i firmatari dell'appello di Wexler e della risoluzione di Kucinich si contano 21 esponenti della Commissione Giustizia. Wexler si ripromette di inviare una lettera al presidente della Commissione John Conyers, anch'egli democratico, affinché indica le udienze, e cerca di convincere gli altri esponenti democratici della commissione a sottoscrivere la lettera insieme a lui. Se i nove parlamentari che si sono espressi a favore delle udienze effettivamente sottoscrivono la lettera e altrettanto fanno i quattro che il 7 novembre votarono contro il rifiuto della risoluzione, in Commissione ci sarà una netta maggioranza democratica favorevole alle udienze. Di seguito qualche stralcio del commento dei parlamentari Wexler, Gutierrez e Baldwin:
“Il 7 novembre la Camera dei Rappresentanti ha votato affinché la risoluzione sull'impeachment del vice presidente Cheney fosse sottoposta alla Commissione Giustizia. In qualità di membri di detta Commissione noi siamo fermamente convinti della necessità di queste udienze.
“Gli argomenti in questione sono troppo seri per essere ignorati; comprendono accuse credibili di abusi di potere che, se confermate, potrebbero portare a riconoscere crimini gravi o trasgressioni della nostra costituzione. Il Vice Presidente Cheney è accusato di aver preso le iniziative ingannevoli che hanno condotto alla guerra in Iraq, alle rivelazioni sull'identità di un agente segreto per vendetta politica e alle intercettazioni illecite ai danni di cittadini americani.
“Adesso che l'ex portavoce della Casa Bianca Scott McClellan ha fatto sapere che il vice presidente e il suo staff fornirono informazioni false da riferire agli americani, sulla vicenda di Valerie Plame Wilson, agente segreto di cui fu rivelata l'entità, è ancora più importante per il Congresso indagare su quelle che potrebbero risultare iniziative deliberate per ostacolare il corso della giustizia. Il Congresso dovrebbe convocare McClellan affinché testimoni sulla richiesta che gli sarebbe stata rivolta di “riferire senza saperlo informazioni false”. Inoltre, informazioni più recenti hanno dimostrato che l'amministrazione, compreso il vice presidente Cheney, potrebbe aver manipolato ed esagerato le prove sulle armi di distruzione di massa - questa volta sul conto delle strutture nucleari iraniane.
“Alcuni di noi erano già al Congresso durante le udienze sul conto del Presidente Clinton. Abbiamo trascorso un anno e mezzo ad ascoltare testimonianze sui rapporti personali del Presidente Clinton. Questo non dovrebbe essere il modello delle inchieste per un impeachment... Le accuse contro il Vice Presidente Cheney non sono di natura personale...
“Qualcuno sostiene che la Commissione Giustizia non dovrebbe procedere con le audizioni sull'impeachment perché ciò costituirebbe una distrazione per il Congresso impegnato ad approvare leggi importanti. Non siamo d'accordo. Primo, le audizioni non dovrebbero occupare il congresso per un anno bloccando l'intera nazione. Secondo, le audizioni non impediranno al Congresso di portare a termine altre questioni...
“Le audizioni raccoglierebbero le prove, e l'esito va deciso su queste prove e non sulla convenienza politica. Anche se le audizioni non condurranno all'allontanamento dall'incarico, mettere agli atti questi abusi gravi è importante per la storia. Di fronte ad un'amministrazione che si è costantemente tenuta ai margini della Costituzione e che ha sostenuto di essere al di sopra della legge, diventa imperativo per il Congresso chiarire che precedenti di questo genere non sono ammessi. I Padri Fondatori hanno conferito al Congresso la facoltà dell'impeachment proprio per questa ragione, ed ora noi dobbiamo almeno considerare se è opportuno usarla”.


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