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Tenere gli inglesi, Holbrooke e Albright fuori dal Kossovo
21 gennaio 2008 – Un ex dirigente politico serbo ha chiesto a LaRouche, durante la webcast del 17 gennaio, come egli ritenga possibile evitare che esploda una nuova guerra nei Balcani. La risposta dello statista americano: “Occorre tener presente la politica dell'Impero Asburgico e l'eredità che questo ha lasciato alla Gran Bretagna, con tutte le implicazioni storiche. Occorre poi collocare ciò nella realtà, che richiede una messa a fuoco diversa ... perché raramente l'Inghilterra le sue guerre se le combatte da sé. Solitamente riesce a far in modo che le popolazioni si combattano l'una con l'altra ... E adesso di nuovo, giacché sta cercando di innescare una guerra con la Russia, si rifà all'eredità del 1912, e dà vita ad una guerra nei Balcani, ribattendo sempre su quel punto”.
Per risolvere la crisi, ha spiegato LaRouche, occorre evitare che l'ex segretario di stato USA Madeleine Albright, o il suo inviato Richard Holbrooke, si facciano vedere da quelle parti. La prima è un'entusiasta delle utopie di H.G. Wells e il secondo “è stato una figura centrale nel disastro che ha colpito i Balcani nella prima fase dei conflitti”.
“Gli imperi si gestiscono orchestrando i conflitti, e per riuscire ad evitare gli imperi ed evitare i conflitti bisogna saper trovare il modo di orchestrare una situazione in cui questi conflitti vanno evitati in partenza. Perché una volta che vengono messi in moto diventa molto difficile fermarli”.
Holbrooke e quelli come lui vanno tenuti alla larga “perché cercano di attizzare i conflitti: non cercano di combatterli ma di innescarli. ... Ma una soluzione non é facile ... Occorre organizzare delle forze capaci di accordarsi su questo punto ... si può riuscire convincendo la gente che deve necessariamente comportarsi in maniera umana nei rapporti con gli altri.”
LaRouche ha ribadito che gli inglesi “cercano di fare guerra alla Russia, o di indurre gli Stati Uniti a combattere questa guerra con la Russia”, e “la sostanza della situazione sta in questo interrogativo: che interesse possono avere le popolazioni balcaniche nel massacrarsi a vicenda? Nessuno! ... Occorre un accordo regionale, ispirato al Trattato di Westfalia, per l'intera regione, sponsorizzato dalle potenze.”
“Spero che la Russia voglia svolgere un ruolo significativo in questo processo, se ha la possibilità di farlo. L'Europa occidentale, ad esempio, adesso non è in condizioni di farlo ... E voglio sperare negli Stati Uniti ... nonostante il presidente e nonostante altri, negli istituzioni degli Stati Uniti ci sono persone vicine a me. Veterani e altri strati patriottici, che sono preoccupati e si sentono responsabili ... Ci sono persone influenti ... capaci di capire che occorre farlo e che possono farlo. Questi hanno rappresentato fin ora l'ostacolo che ha impedito ad un povero matto di presidente di trascinarci nella guerra in Iran.”
LaRouche ha concluso menzionando la necessità di ricostruzione: “Considerata la geografia del paese c'è un grande potenziale di sviluppo, nell'agricoltura e altrove. Lo sviluppo della regione può essere il fattore che cementa la cooperazione, in modo che almeno due generazioni si dedichino alla ricostruzione, e permetta quindi di trovare su tale base tutte le altre soluzioni”.


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