Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà

 

 

Cheminade torna alla ribalta in Francia

4 febbraio 2008 – Ambienti politici e finanziari in Francia e Svizzera cominciano a reagire di fronte al crac. Il principale quotidiano di lingua francese in Svizzera, Le Temps, in parte di proprietà del quotidiano parigino Le Monde, ha dedicato ampio spazio alla proposta di riforma avanzata dal “pensatore francese” Jacques Cheminade, il rappresentante di LaRouche in Francia.
La prima pagina della sezione Lundi Finance cita la proposta di Jacques Cheminade “di riformare il sistema impostando una nuova Bretton Woods: tassi di cambio fissi tra le quattro monete principali, concordare un nuovo standard basato su un basket di materie prime (...) Ciò che conta per lui è tornare ad una regolamentazione forte, rinsaldare il legame organico tra le banche centrali e gli stati, e ripristinare il senso di 'cittadinanza' dei leader politici che è svanito perché essi sono assediati dagli interessi privati. Al contrario, egli ritiene che il piano di 'stimolo' di George Bush non sia altro che 'masturbazione finanziaria' (e si scusa per la crudezza del termine) perché non affronta la causa del problema, e propone invece di investire nei mezzi per produrre i beni reali”.
Per Cheminade si tratta di un segnale da parte di interessi europei che si rifiutano di stare al gioco irresponsabile e criminale di certe fazioni dell'oligarchia britannica.
Gran parte delle élite elvetiche oggi riconoscono che la crisi è di natura “sistemica”. La crisi dell'UBS - costata un depennamento di 18 miliardi di dollari dal bilancio del 2007 - sta avendo un impatto notevole nel paese e i gestori finanziari stanno disperatamente cercando di difendere i propri capitali investendoli in oro e in materie prime, se occorre senza neanche usare il sistema bancario. A Ginevra si teme una reazione a catena di insolvenze bancarie.
In Francia Le Canard Enchaîné riferiva il 30 gennaio che, stravolto dalla vicenda della Société Générale, Sarkozy, che si trovava in India, avrebbe commentato: “Tutti cedono alle borse. Hanno inventato parole come 'cartolarizzazione'. Hanno mutualizzato tutto, e nessuno sa più chi garantisce i rischi”. Occorre abbandonare “il capitalismo senza trasparenza, dove l'innovazione nel sistema bancario ha condotto al trasferimento dei poteri agli speculatori, che sono subentrati agli imprenditori. Se ascoltate i banchieri, sono sempre fieri delle loro sale di contrattazione. Sapete, questi posti dove prendono, come dicono loro, posizioni, per guadagnare di più a tempo di record”. L'economista di sinistra Bernard Maris ha confermato in un'intervista del 28 gennaio che alcuni esponenti dell'élite francese hanno capito che il sistema è diventato “politicamente pericoloso” e ha fatto i nomi di Jean Louis Beffa, ex dirigente di St. Gobain, e di Claude Bébéar della AXA, come pure “gente nel governo” di cui preferisce non fare il nome.
Nicolas Sarkozy, che si ritrova con un tasso di popolarità caduto al 41% come conseguenza di aver privilegiato proprio quei poteri speculativi rispetto alla gente comune, forse potrebbe capire che l'unica via di risalita si chiama Nuova Bretton Woods.


[inizio pagina]

MoviSol.org

Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà

Newsletter

Il CD di Solidarietà

© Copyright

MoviSol.org

Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà