Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà

 

 

Iniziativa di Movisol
contro la ratifica del Trattato di Lisbona


21 febbraio 2008 – Il Movimento Solidarietà in Europa ha lanciato una campagna contro la ratifica del Trattato di Lisbona, che impone una dittatura oligarchica annullando le Costituzioni nazionali e il potere legislativo dei Parlamenti, soprattutto in politica economica. Il Movimento rilancia l'iniziativa per un referendum contro il Trattato promossa in Germania ed Austria dai costituzionalisti guidati dal Prof. Schachtschneider (docente di diritto pubblico all'Università di Norimberga) e dall'ex ministro della Giustizia austriaco Klecatzky. Essi denunciano l'anticostituzionalità del Trattato che, col suo linguaggio volutamente incomprensibile e centinaia di clausole scritte in piccolo, vanifica le Costituzioni nazionali e mette fine alla sovranità in politica economica. L'iniziativa tedesca si ispira all'Art. 20 della Grundgesetz, la Costituzione tedesca, che afferma che deve essere il popolo tedesco, e non il Consiglio Europeo, a decidere di cambiare la Costituzione. In Austria fa appello alla clausola di neutralità dell'Austria e denuncia il cavillo sulla pena di morte in tempo di guerra. L'impostazione del trattato riecheggia inoltre le proposte europeiste avanzate nel 1962 a Venezia da Sir Oswald Mosley, il leader del British Union of Fascists incarcerato durante la II Guerra Mondiale per il suo sostegno ad Hitler, che già nel 62 chiese che la politica economica venisse decisa da un governo europeo, e che salari e pensioni venissero unificati al minimo comune denominatore. E' quanto accadrà se la politica economica, fiscale, monetaria e commerciale sarà decisa dall'UE invece che dai governi e dai Parlamenti, affossando non solo le Costituzioni ma anche il potere legislativo dei Parlamenti, come rileva il Prof. Schachtschneider. LaRouche ritiene che questo tentativo di imporre una dittatura in Europa vada di pari passo con il progetto elettorale del sindaco di New York Bloomberg, che spera di sostituirsi ad Obama dopo una serie di scandali e di imporre misure corporativiste fasciste anche negli Stati Uniti.


La sen. Menapace sostiene l'iniziativa di Movisol

Le iniziative del Movimento Solidarietà hanno riscosso in Italia il sostegno della Sen. Lidia Menapace (membro della Commissione Difesa, PRC) La nota di Lidia Menapace è stata inviata alla sua “mailing list” in tutta Italia, nonché a Liberazione, Il Manifesto e il Gruppo della Sinistra al Parlamento Europeo, e sottoscrive quella inviata dal presidente del Movimento Solidarietà Liliana Gorini:

Sen. Lidia Menapace:
Importantissima segnalazione per ambedue i temi anzi tre: abolizione della neutralità (che obbliga Svizzera, Svezia, Austria, Finlandia, Malta a mutare forma dello stato o a non aderire all'Europa) mentre sarebbe proprio il caso di tenere aperta la possibilità di provare a fare un' Europa neutrale (che non vuol nemmeno dire disarmata, ma ad esempio nell'impossibilità di possedere armi atomiche e qualsiasi armamento nucleare) (dunque un bel sostegno alla campagna Via le bombe!), pena di morte (che abbiamo appena tolto dal codice militare di guerra italiano), fine della sovranità nazionale in economia, che è una clausola tombale sullo stato sociale. credo che davvero dovremmo fare un grande botto in proposito. Mandiamo il testo di Liliana sottoscritto e appoggiato dalla rete a Liberazione, al manifesto, alla segreteria di RIfondazione e a tutta la Sinistra arcobaleno (avete visto che l'unico colore assente è il rosa?), al gruppo della sinistra al parlamento europeo ciao lidia

Liliana Gorini:
Vorrei segnalare un'iniziativa popolare in Austria forse poco nota nel nostro paese (il sito è in lingua tedesca: www.rettet-oesterreich.at, che sta per "salvate l'Austria"). E' un comitato di cittadini che chiedono un referendum contro il Trattato di Lisbona perchè abolisce la clausola di neutralità della Costituzione austriaca e impone anche, tra le appendici, la pena di morte per i soldati che si rifiutano di partecipare ad azioni di guerra. Presi come siamo dalle vicende elettorali, forse non ci siamo accorti del fatto che l'Italia verrà chiamata a ratificare questo Trattato (la Francia ha già cambiato la proprio Costituzione per poterlo firmare) e forse anche a noi verrà imposto di rinunciare alla nostra Costituzione, che aborrisce la guerra. Per non parlare dell'iniziativa italiana per l'abolizione della pena di morte, che verrebbe annullata da tale Trattato.
Anche in Germania il partito "Die Linke" (la Sinistra) sta raccogliendo firme per un referendum contro il Trattato, che abolisce anche la sovranità nazionale in politica economica all'insegna del "pareggio del bilancio". Mi sembra un'iniziativa importante anche per l'Italia.


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