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Il padre spirituale di Obama parla come un agente del Ku Klux Klan

20 marzo 2008 (MoviSol) – Poco convincendo, nel prendere le dovute distanze dalle prediche apertamente anti-americane e razziste del reverendo Wright, Obama suggella la fine della sua carriera di potenziale candidato democratico alle presidenziali americane.

Uno stralcio del discorso tenuto il 17 marzo a Philadelphia: “La mia relazione con il reverendo Wright. Per quanto egli possa essere imperfetto, è stato per me come un membro della mia famiglia. Ha rafforzato la mia fede, ha consacrato il mio matrimonio, e battezzato i miei figli. Non una volta nelle conversazioni avute con lui, l’ho udito parlar male di alcun gruppo etnico, o trattare un bianco con cui avesse interagito con maniere diverse dalla cortesia e dal rispetto. Egli racchiude nel suo intimo le contraddizioni – il bene e il male – della comunità che ha servito diligentemente per molti anni.”

Un’unica domanda si può ancora formulare: “Ora che Obama è assolutamente screditato, e finito in quanto potenziale candidato democratico, quali sono i veri temi che interessano la nazione?”

Da lontano, si potrebbe udire una voce rispondere: “L’economia, stupido!”


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