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Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà
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La nuova fratellanza anglo-francese

1 aprile 2008 – Tra il 25 e 27 marzo il presidente francese Sarkozy si è recato in visita in Inghilterra per proclamare una nuova Entente Cordiale, sulla scia della stessa Entente anglo-francese che contribuì decisamente allo scoppio della prima guerra mondiale, o di quella tra Thatcher e Mitterrand alla quale si deve il Trattato di Maastricht concepito per distruggere l’economia tedesca, ai danni del resto d’Europa. L’omaggio feudale prestato da Sarkozy all'Inghilterra rischia di fomentare una nuova guerra eurasiatica che inizialmente sarà rivolta contro la Cina e l’India.

In una dichiarazione del 29 marzo, il rappresentante di LaRouche in Francia Jacques Cheminade nota che “in questo momento della storia, un segno di sottomissione di questo tipo è cosa grave in quanto rafforza il folle progetto delle élite finanziarie e politiche londinesi convinte di poter gestire un’epoca di caos semplicemente con il denaro, il controllo sociale e la strategia delle tensioni militari”.

Non è esagerato parlare di sottomissione servile. Parlando alle camere riunite alla Royal Gallery di Windsor, Sarkozy non ha risparmiato gli elogi al sistema britannico ed ha proposto “una nuova fratellanza franco-britannica per il 21° secolo ... Voi siete diventati per noi un modello, un punto di riferimento, e dobbiamo ispirarci a ciò che siete stati in grado di realizzare, a prescindere dall’orientamento dei vostri governi in questi ultimi venti o trent’anni”. Con un bell’affronto per la Repubblica Francese, Sarkozy ha definito il sistema politico inglese (che è una monarchia e un impero) “la pietra basilare di ogni democrazia” e il Regno Unito “un ideale umano e politico”.

Sarkozy si è premurato di spendere qualche bella parola sull’alleanza franco-tedesca, dicendo però che essa “non basta a dare all’Europa i mezzi per operare e per svolgere appieno il suo ruolo ... Noi abbiamo prima bisogno di una nuova entente franco-britannica”.

E per fare che cosa? Si è chiesto Cheminade. Prima di tutto per imporre l’ordine europeo del Trattato di Lisbona, e cioè impedire le grandi opere di sviluppo capaci di dare sostanza reale all’Europa. La Francia dovrebbe inoltre aderire nuovamente alla struttura di comando integrata della NATO. “Per dimostrare buona volontà in tal senso”, spiega Cheminade, “di fronte alle camere riunite del parlamento britannico Nicolas Sarkozy ha annunciato il rafforzamento della presenza militare francese in Afghanistan. Anche se ha menzionato il fatto che sull’argomento è necessario un dibattito senza riserve nel parlamento francese, la precedenza accordata ai parlamentari britannici è semplicemente offensiva”.

La Germania ha dato prontamente segno di capitolazione alla nuova entente annunciando in quegli stessi giorni la cancellazione della tratta Maglev per il collegamento di Monaco di Baviera al suo aeroporto, perché improvvisamente, non si sa per quale alchimia, il costo previsto è raddoppiato. Quello che si sa invece è che la Merkel non ha mai caldeggiato quel progetto per restituire alla Germania la leadership tecnologica che le compete.


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