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Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà
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Lo sfascio delle forze armate USA

29 aprile 2008 – LaRouche lo aveva previsto ancor prima dell’invasione dell’Iraq, nel 2003: la politica delle guerre avrebbe portato alla distruzione delle forze armate USA e quindi del paese.

Un mese dopo un servizio della CBS News andato in onda il 14 novembre 2007, che denunciava 6000 suicidi tra i reduci solo nel 2005, i vertici del ministero per gli affari dei reduci Veterans Affairs (VA) ammisero, ma solo nella loro corrispondenza riservata, che la stima della CBS era giusta. In una e-mail che Ira Katz, responsabile dei problemi psichiatrici del VA, inviò a Michael J. Kussman, sottosegretario per la sanità del VA, si conferma che “si verificano 18 suicidi al giorno” tra i reduci di tutti i tipi. Di questi, 4 o 5 hanno ricevuto cure dal VA. Dunque la cifra è superiore ai 6500. Pubblicamente, invece il VA ha comunicato alla CBS che in tutto il 2007 ci sono stati solo 790 tentati suicidi.

L’e-mail citata è stata presentata, insieme ad altre prove, nella causa legale intentata da due organizzazioni di reduci contro il VA. Il processo è iniziato il 21 aprile e, come riferiscono i giornali, Gordon Erspamer, primo avvocato dei due gruppi, ha detto alla corte: “Il nostro scopo è garantire l’assistenza sanitaria per tempo e decisioni tempestive per il pagamento degli assegni d’invalidità” ed ha quindi deprecato i tempi burocratici del VA: “I ritardi sono spropositati”, ha detto. Il giudice Samuel Conti, che a San Francisco presiede il processo, aveva dichiarato nella fase preprocessuale che se i querelanti sono in grado di provare quanto dicono si accerterebbe che ci sono “migliaia di reduci, o forse di più, che soffrono di lesioni atroci come conseguenza della impossibilità di ottenere cure mediche che sono disperatamente necessarie e chiaramente meritate”.

Intanto si cerca di risolvere il problema della mancanza di truppe da mandare in guerra reclutando gente a cui viene concessa la grazia per reati minori. Secondo i dati resi noti dal parlamentare Henry Waxman, questi galeotti in divisa sono passati dai 457 del 2006 a 861 nel 2007.

Secondo dati del Pentagono i militari obbligati a restare o tornare in Iraq erano 8500 nel marzo 2007 e sono diventati 12.235 nel marzo 2008.


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