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Obama respingerà la politica della squadra di Pinochet?

26 maggio 2008 – I consiglieri di politica estera di Barack Obama sembrano cooperare strettamente con elementi neocons e con i consiglieri di McCain impegnati ad imporre una politica imperiale per interventi armati nelle nazioni sovrane come Birmania, Sudan e Zimbabwe.

Il 19 maggio, sulle pagine del Washington Post, Jackson Diehl ha pubblicato un commento a favore di due consiglieri di Obama, Anthony Lake e Ivo Daalder, impegnati in una campagna per fondare un “Concerto delle democrazie” che approvi gli interventi militari con cui effettuare i “cambiamenti di regime” nei paesi africani ed asiatici.

Bisogna ora vedere se Obama deciderà di prendere le distanze da questa gentaglia. Il 21 maggio un giornalista dell’EIR ha telefonato ai suoi uffici elettorali per chiedere una presa di posizione sulla questione. La portavoce interpellata ha fatto sapere che riferirà a chi di dovere e che richiamerà. Ancora, però, non lo ha fatto.

Anthony Lake, ex esponente dell’amministrazione Clinton, è da cinque anni socio di George P. Shultz, il principale architetto della presidenza Bush-Cheney. Insieme condividono anche la presidenza onoraria del Princeton Project on National Security, l’iniziativa bipartitica che ha partorito l’idea del “Concerto delle Democrazie” nel 2006. Inizialmente il progetto era stato presentato come un’alternativa all’approccio unilaterale di Bush-Cheney, ma nella sostanza si è rivelato un copione della strategia imperiale britannica. La proposta del Concerto delle Democrazie “fornirebbe un forum alternativo alle democrazie liberali per autorizzare azioni collettive, che comprendono il ricorso alla forza, con una maggioranza qualificata (supermajority vote)”. La manovra tende sostanzialmente ad aggirare la riluttanza  delle Nazioni Unite, e in particolare quella di Russia e Cina, che come membri del Consiglio di Sicurezza hanno potere di veto, a violare la sovranità nazionale. Daalder, un fellow del Brookings Institution, si è messo insieme al neocon Robert Kagan, anch’egli un consigliere informale di John McCain, nel promuovere l’interventismo del Concerto delle Democrazie.

Fino a quando questa dottrina, che dovrebbe essere facilmente riconosciuta come la Dottrina Blair per gli “interventi umanitari”, non entrerà in vigore, il gruppo di Lake-Shultz propone che gli Stati Uniti ed i loro alleati facciano da soli.

A motivo delle loro manie golpiste e dei loro rapporti con Shultz, che nel 1973 fu uno degli architetti del golpe di Pinochet in Cile, Lyndon LaRouche ha soprannominato il gruppo “La squadra Pinochet di Obama”. “Fare di uno stretto collaboratore di George Shultz il proprio consigliere di sicurezza nazionale è il colmo dell’errore di giudizio da parte del sen. Obama”, ha notato LaRouche. “Non sa che ruolo Shultz ebbe nella dittatura cilena di Pinochet? Non sa niente dell’Operazione Condor, e delle legioni di criminali di guerra che furono sguinzagliate da Shultz e da Felix Rohatyn, suo complice nel portare al potere Pinochet, come squadre della morte, nelle Americhe e in Europa?”.

Non è dato sapere se personalmente Obama si sia espresso favorevolmente alla politica del Concerto delle Democrazie. Invece McCain lo ha fatto in un discorso del 26 marzo al World Affairs Council di Los Angeles. McCain ha già ottenuto il sostegno di Shultz.


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