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Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà
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L’ultima “acquisizione ostile” di Soros:
il partito democratico USA

16 giugno 2008 – Il megaspeculatore George Soros ha alle spalle una carriera come finanziere d’alto bordo per conto dell’impero britannico. Suo scopo principale è promuovere la globalizzazione ai danni degli Stati nazionali. A seguito dello sfascio dell’Unione Sovietica egli promosse “deregolamentazione” e “liberismo” in Europa orientale, Asia ed altrove, per mezzo di organizzazioni come la “Open Society”, che non sono altro che covi di agenti britannici dediti alla promozione del liberismo in quei paesi.

In Europa Soros fece una fortuna nel 1992, speculando contro la sterlina inglese e la lira italiana, aprendo la strada all’euro. Nonostante il tracollo del sistema finanziario, nel 2007 il Quantum Endowment Funds di Soros, con i sui 17 miliardi di dollari di capitale, ha registrato profitti di quasi il 32%, e Soros si è personalmente messo in tasca 3 miliardi di dollari.

A partire dal 2000, egli spende molti di questi soldi per acquistare il Partito Democratico USA (vedi oltre). Nel 2001 Soros ha promosso una legge che consente a formazioni nominalmente indipendenti di poter raccogliere donazioni illimitate, contrariamente a quanto è previsto per i partiti politici. Egli ha quindi acquistato la prima sfornata di questi gruppi: MoveOn, ACT (America Coming Together)  e Media Matters. A seguito della sconfitta elettorale di John Kerry nelle presidenziali del 2004, Soros ha sostenuto la candidatura di Howard Dean al vertice del partito democratico.

In tale veste Howard Dean si è principalmente dedicato ad affossare la campagna di Hillary Clinton in tandem con la Democracy Alliance, un club di miliardari della cordata di Soros che raccolgono fondi per un progetto che mira a relegare in secondo piano l’elettorato, nel partito democratico, e sostituirlo con una pletora di “gruppi indipendenti”, centri studi, comitati politici, e tanti organismi che tutti insieme costituiscono “un’ampia cospirazione di sinistra”. Soros ha inoltre rilevato gruppi che alle origini erano onestamente contrari a Bush e Cheney, come MoveOn e ACT,  ed erano impegnati nelle campagne contro il vice presidente e la sua Halliburton, il gigante del settore del petrolio arricchitosi con i contratti privati nelle operazioni militari USA in Iraq.

Le critiche pubbliche contro la Halliburton fecero crollare le azioni dell’impresa, da 40 a 26 dollari. A quel punto Soros prese ad acquistare le azioni Halliburton. Tra il terzo trimestre del 2005 ed il quarto trimestre del 2006 Soros rastrellò 2 milioni di azioni ad un prezzo medio di 31 dollari. Verso la fine del 2006 la campagna massmediale contro la Halliburton cessò e le azioni ripresero a correre, raggiungendo i 50 dollari all’inizio del 2008. Soros ha dunque registrato un profitto netto stimato sui 40 milioni di dollari, arrivando primo nella corsa di coloro che hanno lucrato sulla guerra di Bush e Cheney.

Per capire come pensa George Soros sarà utile ricordare che all’età di 14 anni, quando i nazisti occuparono l'Ungheria, egli diventò “figlioccio adottivo” di un funzionario di governo ed assisté gli occupatori nazisti nella confisca delle proprietà degli ebrei.

Alla trasmissione “60 Minutes” della televisione CBS, il 20 dicembre 1998, l’intervistatore chiese a Soros di parlare di quel periodo ed egli disse di non provare alcun rimorso, sebbene egli stesso fosse ebreo. “Beh, naturalmente potevo stare dall’altra parte, o potevo essere quello che era spogliato dei suoi averi. Ma non ha alcun senso che io non dovevo esserci, perché era — ebbene, in effetti, sarà buffo, è proprio come nei mercati — se io non fossi stato lì... qualcun altro avrebbe fatto quegli espropri”.

George Soros dice chiaramente che la moralità non ha alcun posto nel mercato e che se egli avesse avuto una coscienza non sarebbe mai riuscito ad ammassare i suoi miliardi.

MoveOn, la manovra di George Soros contro Hillary Clinton

Già prima delle ultime primarie del 3 giugno nel Montana e nel South Dakota (dove l’ampio margine di vittoria di Hillary era inatteso), i superdelegati sono stati sottoposti ad enormi pressioni affinché si schierassero con Obama nonostante il fatto che Hillary Clinton avesse raccolto più voti popolari e che le si riconoscesse una maggiore capacità di battere John McCain nelle elezioni presidenziali di novembre. Il 7 giugno Hillary ha annunciato che avrebbe “sospeso” la propria campagna pur restando sulla barricata a difendere “gli americani invisibili”.

Molti dei finanziamenti per la carriera di Obama e per “l’acquisto” dei superdelegati sono dovuti al megaspeculatore George Soros, che a tale scopo ha utilizzato la sua organizzazione di facciata, la MoveOn.

“Improvvisamente dispongono di una quantità di fonti praticamente illimitata” ha riferito un insider di Washington. Secondo informazioni raccolte da Politico.com, Bill Clinton avrebbe commentato, nel corso di una chiamata in conferenza, che molti superdelegati sono sottoposti alla pressioni “di quelli di MoveOn, che essi ritengono un bancomat a vita”.

MoveOn fu lanciato nel settembre 1998, al culmine del tentativo di impeachment contro il presidente Bill Clinton, e fu presentato come un’iniziativa che “più modestamente” chiedeva “soltanto” che il presidente fosse sottoposto a mozione di censura da parte del Congresso degli USA. Era il periodo in cui Bill Clinton era impegnato a promuovere “una nuova architettura finanziaria globale”. Mentre il "Comitato per Salvare la Presidenza" lanciato da LaRouche denunciò gli accordi tra il vice presidente Al Gore e Joseph Lieberman nel tentativo di indurre Clinton alle dimissioni, MoveOn è stato sempre schierato dalla parte di Gore.

Entro l’autunno del 2003 MoveOn fu completamente fagocitato da George Soros e del suo club di miliardari, come Peter Lewis, magnate assicurativo di Cleveland, e John Sperling, fondatore e amministratore della Phoenix University. Costoro hanno operato in sintonia con Soros nella campagna per la legalizzazione degli stupefacenti della Drug Policy Foundation, negli anni Novanta. Nei primi incontri tra Soros e i fondatori di MoveOn, nell’autunno del 2003, il megaspeculatore, suo figlio Jonathan Soros, Peter Lewis e Peter Bing buttarono sul piatto 6 milioni di dollari. Secondo varie fonti pubbliche che hanno attinto ai dati dell’organismo di supervisione dei finanziamenti elettorali (FEC) e dell’ufficio delle tasse (IRS), Soros e Lewis hanno versato a MoveOn, entro il 2006, più di 30 milioni di dollari.

MoveOn si presenta come un'organizzazione “di base”, ma tra i suoi benefattori spiccano miliardari come due membri della famiglia Rockefeller (Lawrence e Wendy) che finanziano il gruppo dal 1999. Tra i grandi finanziatori spicca la famiglia Pritzker di Chicago. Penny Pritzker è il tesoriere della campagna elettorale di Obama. Inoltre, secondo altre notizie, solo Linda Pritzker, miliardaria dedita al buddismo tibetano, avrebbe versato quattro milioni di dollari a MoveOn.

L’ex candidato presidenziale John Edwards si è schierato con Obama il giorno dopo in cui il suo organismo contro la povertà ha ottenuto un grande finanziamento da una pletora di altre formazioni che godono della beneficenza di Soros. Tra queste il Center for American Progress Action Committee e ACORN. Ambedue le formazioni figurano in quel gruppo ristretto di organizzazioni che hanno ottenuto “l’approvazione” per i finanziamenti di Democracy Alliance, un’organizzazione di finanziamento della politica fondata da Soros nel 2004 e che raccoglie 70 miliardari.


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