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LaRouche "Un anno dopo, ma non troppo tardi"

30 luglio 2008 (MoviSol) - "L'attuale sistema monetario e finanziario internazionale [...] non potrà mai riprendersi. Questo sistema è finito. L'unica possibilità attualmente esistente è di creare un sistema sostitutivo, basato sui principii su cui è fondato il sistema economico USA [...] quale definito da Alexander Hamilton", il primo ministro del Tesoro USA. Con queste parole, Lyndon LaRouche ha aperto la sua conferenza teletrasmessa in internet (webcast) del 22 luglio, quasi un anno dopo che aveva annunciato, nell'incredulità di molti, che la disintegrazione monetaria e finanziaria era già cominciata. A quel tempo, egli propose "tre rimedi specifici, tre passi che non sono la cura del problema, ma che andavano necessariamente adottati d'urgenza, a maggior ragione oggi". Stiamo assistendo ad una crisi da collasso generale, in cui "il denaro cessa di esistere, non è più negoziabile. I cosiddetti titoli finanziari non esistono. Tutto evapora, in una crisi peggiore di quella che scoppiò alla metà del XIV secolo in Europa", nella Epoca Buia che decimò un terzo della popolazione totale. "Solo mezzo secolo dopo, col Rinascimento, la civiltà iniziò a riprendersi, e quasi per miracolo".

LaRouche è passato a sviluppare in dettaglio la sua soluzione in tre tappe della crisi attuale, che può essere così riassunta: 1) l'Homeowners and Bank Protection Act (vedi più avanti); 2) un sistema di credito a due sportelli per proteggere il sistema bancario e indirizzare investimenti a lungo termine nelle infrastrutture fisiche; 3) un nuovo sistema creditizio e di parità monetarie stabili, inizialmente basato su un accordo tra quattro potenze. Tale sistema comporta misure per la difesa del dollaro e la sua rivalutazione di circa il 20%.

Coloro che ritengono impossibile tale riforma, perché "rischiosa" o "grandiosa", dovrebbero capire che "la nave sta affondando, è ora di abbandonarla! Non negoziate una nuova suite sul Titanic! Se non volete affondare, salite su questa scialuppa di salvataggio, ora! Non ditemi che avete paura di salire sulla scialuppa. Dovreste avere paura di rimanere sulla nave che affonda, non di salire sulla scialuppa".

Al riguardo, LaRouche propone di costruire "una flottiglia di scialuppe, per salvare il dollaro USA" e salvare "i nostri amici in Cina" e altri paesi detentori di grandi quantità di dollari il cui valore si assottiglia di giorno in giorno.

LaRouche poi passa ad elaborare il tipo di grandi progetti di mutuo beneficio che dovrebbero essere varati dagli stati nazionali sovrani in reciproca cooperazione. Uno di questi è il tunnel sotto lo Stretto di Bering, che collegherebbe la Russia e l'Alaska e che aprirebbe possibilità indescrivibili di sviluppo economico nel mondo. Esso permetterebbe a tutti i continenti di essere collegati con sistemi di trasporto terrestre a levitazione magnetica e reti energetiche. Al proposito, l'economista americano ha sottolineato ancora una volta l'importanza dell'energia nucleare, nelle sue forme più avanzate, per la produzione di elettricità, per risolvere il problema della scarsità d'acqua e per sviluppare nuove materie prime. Questi, ha detto LaRouche, sono "gli scopi comuni dell'umanità".

Il discorso introduttivo di LaRouche è stato seguito da due ore di vivace discussione. Molte domande provenivano da dirigenti e consiglieri della campagna elettorale di Hillary Clinton e di Obama, e vertevano sulla valutazione del processo presidenziale.


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