Mappa del sito

Newsletter

Il CD di Solidarietà

© Copyright

Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà
MoviSol.org
Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà

   

LaRouche prevede un aggravamento delle tensioni tra India e Pakistan, con l’estromissione di Musharraf

16 agosto 2008 (MoviSol) – È in atto il processo di estromissione del presidente pachistano Musharraf voluto da interessi britannici e sauditi. Le ultime notizie indicano che a Musharraf non è lasciata alcuna scelta: dovrà rassegnare le dimissioni prima di lunedì 18 agosto. Dal punto di vista delle tensioni preesistenti, la sua estromissione aggraverà la situazione non soltanto del Pakistan, ma anche dell’India, sostiene Lyndon LaRouche. “Se Washington, manipolata e sollecitata da Londra, , procederà con l’estromissione del presidente Musharraf, questo porterà ad un’accresciuta instabilità e ad un disastro complessivo, in grado di diffondersi dall’Asia meridionale all’Asia sudoccidentale e centrale”, ha argomentato LaRouche. “Raccomando di tenere i nervi saldi e che, prima che il presidente Musharraf sia calciato fuori dalla porta, le conseguenze di questo atto siano pienamente soppesate”.

La presenza, durante i colloqui in cui s’è discusso di tale estromissione, di Mark Lyall Grant, capo della Direzione Politica del Foreign Office britannico, e della delegazione saudita, è sintomatica del fatto che sono in corso da tempo in Pakistan operazioni segrete nell'ambito del dispositivo “Al Yamamah”, con cui furono creati dei fondi neri, occultati all’interno del meccanismo di baratto petrolio-armi voluto inizialmente dal governo Thatcher e dal principe saudita Bandar bin-Sultan. Una biografia semi-ufficiale del principe Bandar afferma in modo palese che i fondi neri di “Al Yamamah” furono impiegati per finanziare i mujaheddin afghani, impegnati a combattere l’Armata Rossa sovietica negli anni ’80, più tardi trasformatisi nei Talibani e negli apparati di Al Qaeda.

Vi sono alcuni indizi del fatto che certi terroristi pachistani addestrati dal duo MI6-ISI, un tempo di base nelle zone tribali del Pakistan per addestrare a loro volta i Talibani, nei giorni scorsi siano stati spostati stabilmente nel conteso Stato del Jammu e nel Kashmir per compiere atti di violenza. Gli incidenti nella parte indiana del Jammu e del Kashmir, già responsabili della morte di quaranta persone, sono stati provocati soprattutto dalle azioni di questi terroristi.

L’estromissione di Musharraf darà vigore agli agenti di “Al Yamamah” in Pakistan, indebolendo la posizione dell’esercito americano nella zona. Mentre scriviamo, Washington ha dato il suo consenso all’estromissione di Musharraf, sperando di raccogliere appoggi a Islamabad. Washington “spera” così di facilitare l’azione militare americana e dell’Alleanza Atlantica nel mantenere la direttrice di rifornimento che si estende dal porto di Karachi fino all’Afghanistan, servendo i 65000 soldati stranieri ivi presenti. Tuttavia, una tale speranza è semplicemente “diplomazia incompetente”, avverte LaRouche.

“È precisamente a causa della complicazione dovuta all’operazione ‘Al Yamamah’”, conclude LaRouche, “che io chiedo un arresto delle azioni che mirano alla rimozione di Musharraf dal potere. I sauditi del principe Bandar dovrebbero essere ostacolati nel loro tentativo di controllare il destino del Pakistan, e questo è esattamente ciò che accadrebbe, se si lasciasse cadere Musharraf. Questo fattore di narco-terrorismo è qualcosa di serio con cui trattare; il centro dell’operazione è nel nesso tra i Talibani e Al Qaeda, che beneficiano del sostegno delle fazioni più influenti in Gran Bretagna e in Arabia Saudita. Lasciando loro anche una mezza possibilità, essi scombussoleranno l’intera regione, e questo non è bene per gli interessi regionali, né tantomeno americani”.


[inizio pagina]