Mappa del sito

Newsletter

Il CD di Solidarietà

© Copyright

Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà
MoviSol.org
Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà

Hillary guarda il Roosevelt del 1932

In questo collage, rappresentiamo Hillary Clinton ispirata dalla campagna presidenziale di Franklin Delano Roosevelt del 1932. Recentemente, il LaRouche Political Action Committee ha prodotto un bel documentario, nella speranza di riuscire - entro la Convenzione di Denver del 25 agosto 2008 -, ad educare i democratici alla tradizione anti-imperiale e anti-liberista dei veri Stati Uniti d'America. Per guardare "1932", il video di un'ora e mezza abbondante, è sufficiente collegarsi qui.

Hillary Clinton con l'"invisible people" potrebbe ripetere il colpo di Roosevelt del 1932?

20 agosto 2008 (MoviSol) – Ospite di News Italia Press, il 18 agosto scorso Liliana Gorini, presidente del “Movimento Internazionale per i Diritti Civili – Solidarietà”, ha firmato l’articolo qui sotto riprodotto.


18.8.2008, Milano - Informato della sparatoria nella sede del Partito Democrtico dell'Arkansas, in cui ha perso la vita il Presidente del partito Bill Gwatney, quando ancora Gwatney non era deceduto, l'economista e leader democratico americano Lyndon LaRouche non si è detto per nulla sorpreso: "Mi aspettavo qualcosa del genere". Questo deve essere valutato alla luce di quanto sta avvenendo tra Russia e Georgia, e del duro colpo inferto alla strategia britannica. "Possiamo imputarla a Soros", ha continuato LaRouche.

Ritornando sul ruolo di Soros nella campagna di Obama, ha aggiunto che: "Il comportamento di Obama a questo proposito mostra ancora una volta che egli non è ciò che vuol far credere. La sua nomina porrebbe la nazione in grave pericolo. Deve essere smascherato". La campagna di Hillary è stata troncata troppo presto, perché lo smascheramento avesse luogo. "Hillary è in una situazione davvero difficile, sottoposta a enormi pressioni. Ora, la responsabilità è tutta dei delegati". LaRouche ha anche affrontato la questione delle pressioni esercitate sui delegati, delle minacce di perdere il loro status qualora criticassero Obama (vedi il caso di Boulder, in Colorado), degli avvertimenti a coloro che intendessero raccogliere petizioni in favore della candidatura della Clinton (vedi il caso della Pennsylvania), e delle dure risposte dei delegati, intenzionati a difendere i propri diritti. LaRouche ha suggerito ai delegati di dire: "È ancora possibile scegliere chi sosterremo, no? Non siamo ancora in una dittatura. Se lo fossimo, Obama sarebbe già presidente! ".

Per comprendere la dichiarazione dell'economista e leader democratico americano LaRouche sull'assassinio del presidente del Partito Democratico in Arkansas, stretto collaboratore dei Clinton, bisogna affrontare un fatto poco conosciuto ai lettori italiani, che della campagna di Obama vedono solo gli aspetti mediatici, e non la battaglia in corso dietro le quinte in vista della Convention che si aprirà a Denver (Colorado) tra una settimana, il 25 agosto. Nel Partito Democratico coabitano due anime, quella rooseveltiana, che si rifà a quello che Roosevelt chiamava il "forgotten man", l'uomo dimenticato, e che Hillary Clinton durante la sua campagna per le primarie ha definito "invisible people", la gente invisibile, e quella rappresentata invece dai megaspeculatori George Soros e Felix Rohatyn, grandi finanziatori di Obama. Rohatyn, per intenderci, è anche l'autore del piano di delocalizzazione della Delphi e GM che ha condotto alla chiusura di 21 impianti.

A George Soros, curatore dei beni della Corona britannica e finanziatore del presidente della Georgia nonché promotore degli scontri a fuoco contro l'Ossezia tramite la sua Open Society Foundation e Freedom Institute, è dedicato un dossier del sito di LaRouche, dal titolo significativo "George Soros: l'agente britannico che sta distruggendo il Partito Democratico". Qualche lettore italiano si sarà chiesto come mai Hillary Clinton, pur avendo 18 milioni di elettori alle primarie, un record nella storia delle primarie americane, sia stata più volte invitata dalla dirigenza del suo partito, nella persona di Howard Dean, ad abbandonare, e venga dipinta dai mass media come un fastidioso impedimento all'ascesa di Obama, che invece non potrebbe vincere senza di lei. I motivi, esattamente come quelli della guerra nel Caucaso, stanno nella crisi finale di questo sistema finanziario, di cui la crisi dei mutui subprime e l'aumento del prezzo del petrolio sono un sintomo, non la causa. La causa sta nel fatto che persone come Soros guadagnano miliardi speculando sulle valute (tra cui la lira, che a causa di Soros perse il 30% del suo valore nel 1992) sul petrolio, sulle derrate alimentari, mentre l'80% della popolazione si impoverisce sempre di più e non arriva a fine mese. Hillary Clinton rappresenta quell'80% della popolazione americana (gli ispanici, i sindacati, le donne, le prime a essere colpite dai rincari e a dover fare i salti mortali per far quadrare il bilancio).

I grandi finanziatori del partito, che invece rappresentano il 20% di ricchi, hanno deciso che una presidenza Clinton sarebbe stata inaccettabile, perché avrebbe fatto proprie alcune proposte "off limits" a Wall Street, come quella dell'economista LaRouche per una moratoria sui pignoramenti delle case e una riorganizzazione dei mutui (HBPA). La moratoria sui pignoramenti era stata ripresa da Hillary Clinton e riecheggiata in gennaio da Bill Clinton che in un comizio elettorale per la moglie dichiarò "congeliamo i pignoramenti invece di salvare gli hedge funds".

Ma ancor più invisa a Wall Street è la proposta di una Nuova Bretton Woods, promossa da LaRouche fin dalle prime crisi finanziarie degli anni Novanta, ripresa dal ministro del Tesoro di Clinton Rubin durante la prima presidenza Clinton, e oggi dal ministro italiano dell'Economia Tremonti. Una riorganizzazione del sistema finanziario, dei mutui e misure contro la speculazione sul petrolio come quelle proposte da LaRouche rilancerebbero l'economia reale e il potere d'acquisto della "gente invisibile", ma farebbero chiudere fondi speculativi (hedge funds) come il Quantum Fund di Soros. E Soros non si preoccupa certo delle conseguenze sociali delle sue speculazioni, come ha ammesso candidamente in un'intervista al Guardian dichiarando che il suo lavoro non è fare del moralismo ma "fare i soldi".

Lo stesso Soros che si finge mecenate e promotore dei diritti umani in Georgia, una evidente contraddizione. Quando LaRouche dice "non sono sorpreso che ricorrano alle armi" riferendosi alla grande finanza che ha promosso sia la guerra in Georgia che una sorta di dittatura mediatica all'interno del Partito Democratico, si riferisce al fatto che la grande finanza speculativa è pronta a tutto, perfino a scatenare la terza guerra mondiale aizzando l'Europa contro Russia e Cina, pur di non perdere i propri privilegi speculativi.

Non sempre però riesce nel suo intento. Nei giorni scorsi (14 agosto) siti ufficiali di Obama e Hillary Clinton hanno pubblicato un comunicato congiunto in cui si annuncia che alla Convention di Denver comparirà nuovamente la candidatura di Hillary Clinton. "Da giugno il Sen. Obama e la Sen. Clinton lavorano insieme per assicurare una vittoria democratica in novembre" afferma il comunicato. "Sono entrambi impegnati a riconquistare la Casa Bianca e far sì che abbiano ascolto le voci di 35 milioni di persone che hanno partecipato a queste primarie storiche. Per rendere onore e celebrare queste voci verranno presentate sia le candidature del Sen. Obama che quella della Sen. Clinton".

Dietro questo annuncio a "sorpresa", che sicuramente scandalizzerà molti commentatori politici, ci sono le pressioni di moltissimi delegati di Hillary che non hanno accettato l'invito di Soros e Dean a mettere i remi in barca, o di associazioni dal significativo nome PUMA (Party Unity My Ass, al diavolo l'unità di partito) che aspettavano la Convention di Denver per riprendere la battaglia interrotta in giugno per "la gente invisibile" o il "forgotten man" di cui parlava Roosevelt. In fondo, lo stesso Roosevelt nel 1932 ottenne la nomina non al primo tentativo, e contro il volere della dirigenza del suo partito.

Chissà che a Hillary non riesca l'impresa di Roosevelt. In fondo, la crisi economica è simile a quella degli anni Trenta e sono sempre più gli americani che comprendono che Obama non ha la competenza per affrontarla da solo. Inneggiare al "cambiamento" è facile, molto più difficile è rimettere in sesto l'economia mondiale, e fermare una guerra nel Caucaso o in Iran, come quella che il vicepresidente Cheney intende scatenare in settembre, prima di lasciare la Casa Bianca.


Ad integrazione aggiungiamo che, interpellato dalla stessa News Italia Press sulla decisione di contare i delegati alla Convention, Robert Serio, presidente del Partito Democratico nella contea di Monroe (Arkansas), ha detto che questa manovra potrebbe risultare pericolosa per Obama. La nota di News Italia Press parla anche di molti delegati democratici che protesteranno con cartelli "Never Obama". Al Sig. Serio è stato anche chiesto di confermare quanto affermano alcuni (il movimento di LaRouche), cioè se George Soros sia legato a "poteri pericolosi".


[inizio pagina]