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Obama e Boone Pickens convergono su una politica energetica demenziale

25 agosto 2008 (MoviSol) – Il 17 agosto scorso, il senatore Obama e il Sig. T. Boone Pickens, sostenitore del candidato repubblicano John McCain, si sono incontrati a Las Vegas, alla vigilia del Summit Nazionale sull'Energia per dirsi d'accordo su un folle programma a base di "energie rinnovabili", particolarmente incentrato sui mulini a vento.

Pickens porta avanti la sua campagna per i mulini a vento dai primi di luglio, chiedendo che entro il 2018 negli Stati Uniti il 20% dell'elettricità sia prodotto con il vento, grazie a migliaia di turbine eoliche installate lungo i "corridoi del vento" che attraversano le pianure centrali da nord a sud, connesse a nuove reti di distribuzione elettrica di proprietà privata ma costruite con il finanziamento degli Stati o del Governo federale. L'assurdità di un tale schema è evidente nella previsione per cui ogni megawatt di "potenza eolica" dovrà essere accompagnata, per sicurezza, da un nuovo impianto a gas di potenza comparabile.

Il Piano Pickens - questo è il nome assegnatogli - non è, sia come concetto sia nei suoi dettagli, altro che una riedizione del corporativismo mussoliniano, oggi chiamato partenariato pubblico-privato (PPP), per il settore energetico. Si tratta, in altre parole, del cuore del programma "Rebuild America" proposto dal sindaco di New York Bloomberg, dal governatore della California Arnold Schwarzenegger e dal banchiere Felix Rohatyn. Pronta a fare profitti, per esempio, è la Mid-America Energy Corporation di Warren Buffet, situata nel mezzo dei "corridoi del vento" individuati da Pickens.

Ora che Obama si è messo a sostenere tale prospettiva, Lyndon LaRouche paragona la sua decisione allo scivolamento, avvenuto negli anni Venti, nel "programma politicamente trasversale" delle formazioni naziste che, seguendo Hermann Goering, sognavano il "ritorno alla natura". La prospettiva ha le solite caratteristiche: l'austerità, la favola dei finanziamenti pubblico-privati, le frodi scientifiche e altri elementi risalenti al fascismo ecologista. Obama ha chiesto ufficialmente una riduzione del 15% nei consumi di elettricità, per il prossimo decennio.

La società del Sig. T. Boone Pickens, Clean Energy Fuels Corporation, ha Soros come azionista, e commercia in gas naturale compresso o liquefatto. Nel maggio 2007, la presidente della Camera Nancy Pelosi comprò delle azioni in pubblica offerta e ora ne possiede tra le 7000 e le 17000 (fonte www.dcexaminer.com). Una società simile animata sempre da Pickens, la Mesa Power, è coinvolta in un progetto di megaimpianto eolico da 12 miliardi di dollari nel Texas occidentale. Mesa Power, inoltre, si accinge anche a profittare della siccità, poiché alcuni riferiscono possieda 250000 acri di terreno con diritti di estrazione idrica dall'acquifero Ogallala. Pickens è riuscito a far sì che il parlamento statale gli concedesse l’esclusiva e ha acquistato un corridoio che attraversa ben 12 contee, per mezzo del quale vorrebbe condurre acqua privata a Dallas.

Perché Obama si è messo a braccetto con T. Boone Pickens, l'uomo che donò 2 milioni di dollari alla campagna fraudolenta dello "Swift Boat" contro il candidato democratico del 2004, John Kerry, facendogli perdere la corsa alla presidenza? Una volta chiestogli il perché, Obama ha detto soltanto che Pickens "ha alle spalle una carriera ben più lunga rispetto a quel fatto... Egli è un imprenditore leggendario". Pickens, in realtà, non lo è affatto. Egli rappresenta piuttosto le più sporche e pericolose politiche di globalizzazione sin dagli anni Settanta. Egli sostiene la dottrina che contrappone il valore degli azionisti alla qualità e al numero dei posti di lavoro, e ai redditi dei lavoratori.


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