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LaRouche ai diplomatici: come riorganizzare il sistema nei prossimi quattro mesi

3 ottobre 2008 (MoviSol) – Ad alcuni diplomatici americani riuniti a Washington nella giornata di ieri, LaRouche ha rivolto un lungo discorso su "I prossimi quattro mesi", trascritto integralmente sul sito del LaRouche PAC. Riallacciandosi a quanto affermato il 1 ottobre durante la sua videoconferenza via Internet, LaRouche ha escluso ogni forma di salvataggio del sistema, alla Paulson, illustrando l'unico approccio funzionante e facendo riferimento alla mozione Peterlini presentata al Senato italiano.

"Dobbiamo sottoporre il sistema finanziario globale ad una procedura di riorganizzazione fallimentare, e ripristinare qualcosa di comparabile a ciò che Franklin Delano Roosevelt avrebbe voluto fondare, nel 1944, con il sistema di Bretton Woods. Per essere pratici, è non astratti, l’unico modo è attraverso l’accordo tra quattro nazioni nel realizzare una riforma simile in un tempo sufficientemente breve per sottrarre il mondo all’Inferno: la prima di queste quattro nazioni sono gli Stati Uniti. Nonostante la loro tendenza, con il Presidente e con altre personalità che si ritrovano, e nonostante altre difficoltà – non ultima la paura – vi sono forti pressioni in favore di tale riforma. In mezzo alle difficoltà, che tendono a paralizzare le persone, e a non farle agire in modo sano, v’è anche l’attesa di un nuovo Presidente: pensando al gennaio 2009, mese in cui entrerà in funzione il sostituto dell’attuale Presidente, esprimono certamente una speranza, ma compiono un errore. Nei prossimi quattro mesi, infatti, il destino del sistema mondiale è già segnato, è già deciso."

"Come ho indicato ieri [durante la teleconferenza], oltre agli Stati Uniti, devono essere d’accordo la Russia, la Cina e l’India: se si saranno accordate in modo adeguato, la gran parte del resto del mondo si unirà ad esse immediatamente. Non crediate che la riforma parta dall’Europa, anche se in Europa è espressa una certa simpatia per essa. In Italia, ad esempio, al Senato italiano è stata presentata una mozione sulla politica della Nuova Bretton Woods, nella versione associata al mio nome, che sta raccogliendo un numero crescente di adesioni. In Francia si è mosso qualcosa su iniziativa di Sarkozy, e molte sono le interpretazioni del significato di quello sviluppo. Io, tuttavia, non me ne preoccupo, poiché è a condizione del realizzarsi di tale accordo a quattro, che la Francia seguirà la stessa direzione. Sarkozy è sufficientemente filo-americano da farlo."


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