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Il capo delle ferrovie russe dice:
io lo sapevo, fu LaRouche ad avvertirmi

7 ottobre 2008 (MoviSol) - Nell'edizione del 3 ottobre del quotidiano finanziario russo Kommersant, viene intervistato il direttore delle ferrovie russe Vladimir Yakunin, all'interno dell'articolo "Il capitalismo liberista in Russia sta morendo". All'inizio dell'intervista, Yakunin afferma schiettamente che solo da Lyndon LaRouche, "l'economista americano alternativo", fu avvertito, già molto tempo fa, dell'incombente crisi finanziaria globale.

Yakunin è a capo della compagnia di stato che gestisce le ferrovie, un'enorme impresa i cui progetti di espansione dell'alta velocità e della rete transcontinentale costituiscono una componente fondamentale della politica di sviluppo economico della Russia. Yakunin è amico di lunga data del primo ministro Vladimir Putin, nonché co-fondatore dell'International Public Forum "Dialogue of Civilizations".

Kommersant chiede a Yakunin: quando si è accorto che era in corso una crisi finanziaria? Yakunin: “Un anno e mezzo fa. Non me lo sto inventando. Ricordo la mia prima conversazione con l’economista americano (alternativo), professor LaRouche [Lyndon LaRouche - nota del Kommersant]. Egli usa efficaci algoritmi per analizzare la situazione economica e le sue prospettive. E lui mi disse: 'Vladimir, posso dirti con certezza che la crisi economica è già cominciata'. Egli ha sottolineato che l’origine della crisi è la trasformazione dell’economia e soprattutto della finanza in economia virtuale e finanza virtuale. Oltre a tutta la moneta in circolazione oggi nel mondo, a suo parere, solo il 15% circa della moneta cartacea è supportata da valore reale – produzione industriale, materie prime, ecc. Mi pare che proprio ora possiamo testimoniare l’esattezza di questa teoria. Quest’estate, con altri economisti e con gli amici al governo, ho discusso della crisi e del fatto che essa non era inaspettata. Ma io non sono un professionista della finanza. Se la crisi era evidente ed ovvia per me, avrebbe dovuto essere evidente ed ovvia anche per le persone che si occupano della politica finanziaria.”

Yakunin ha detto al Kommersant che le Ferrovie Russe al momento hanno liquidità sufficiente per operare, ma non ha fonti di credito per effettuare investimenti. Ciò significa che i suoi piani di investimento rischiano di essere tagliati del 10-15% nei prossimi due anni. Alla domanda riguardante l’immissione da parte del governo russo di fondi per sostenere il settore bancario ed i mercati finanziari, Yakunin ha risposto che “gli aiuti dovrebbero seguire una specifica direzione”. Egli ha espresso sostegno per un approccio a due binari, in base al quale “se si trattasse di un istituto speculativo, si dovrebbe lasciare che coprano da soli le loro perdite, ma se fosse una banca seria, che sostiene un gran numero di imprese e magari interi settori industriali, dovrebbero essere i primi a ricevere il supporto del governo.”

Alla domanda dove dovrebbero andare le cose, egli ha risposto: “Verso la formazione di un nuovo paradigma economico. Iniziamo con il mondo intero. Intendo veramente tutto il mondo e costruiamo e applichiamo una nuova teoria economica. Spero che alla fine capiremo che non si può vivere con i surrogati finanziari, che tutto il mondo non può vivere per un’unica valuta che non è supportata da niente, chiamato dollaro.”


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