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Tom Gillesberg intervistato dalla TV danese TV2 per chiarire la Nuova Bretton Woods di LaRouche

17 ottobre 2008 (MoviSol) – La sera dello scorso 13 ottobre, provocata dall’appello di Gordon Brown per una “Nuova Bretton Woods”, la redazione del canale TV2 News – l’equivalente di CNN in Danimarca – ha deciso di chiamare lo Schiller Institute in diretta.

L’intervista è cominciata ricordando che da anni il movimento di LaRouche parla dell’arrivo di questa crisi. Il presidente dello Schiller Institute Tom Gillesberg è stato intervistato sulla crisi e sulle sue soluzioni. Durante la trasmissione, si è fatto anche riferimento alla recente campagna elettorale (novembre 2007), in cui si candidarono anche Gillesberg ed altri membri del movimento di LaRouche, discutendo principalmente del crac finanziario in corso. Gillesberg ha qualificato Lyndon LaRouche come il “portabandiera dell’idea di una Nuova Bretton Woods”, e ha potuto descrivere i principali punti del sistema rooseveltiano da noi proposto: cambi valutari fissi, creazione di credito (come quella generata da Hamilton e da Roosevelt), sviluppo dell’economia fisica del mondo sottosviluppato come motore della crescita economica internazionale e reindustrializzazione.

A Gillesberg è stato chiesto in che misura la soluzione sia tecnica o politica. La risposta è che il vecchio sistema di Bretton Woods, stabilito della potenze vincitrici la seconda guerra mondiale, ci ricorda la necessità di perseguire lo sviluppo fisico dell’economia come politica di consolidamento della pace, a fronte dei pericoli di guerra insiti in questa crisi.

Alla domanda se tutto questo sia realistico, Gillesberg ha esposto la prospettiva che si riuniscano le quattro potenze mondiali (Stati Uniti, Russia, Cina e India), palesando la battaglia in corso affinché gli Stati Uniti tornino sul giusto binario, pur con un presidente “che è un’idiota” e due candidati presidenziali che non sono preparati a gestire la crisi economica.

Sulla questione del gigantesco pacchetto Paulson per salvare le banche USA, Gillesberg ha descritto il mostruoso mercato dei derivati, spiegando che cosa siano i derivati e come sia necessario “amputare fino all’anca” il settore speculativo. Se il nuovo sistema sarà creato senza cancellare i derivati, si avrà un’altra crisi. Ora che Gordon Brown chiede una Nuova Conferenza di Bretton Woods, è importante stabilirne i contenuti.

La redazione televisiva aveva preparato un grafico riguardante i vecchi accordi di Bretton Woods. L’intervista avrebbe dovuto durare molto meno, ma il giornalista e il produttore si sono talmente entusiasmati alle risposte di Gillesberg, così lontane dalla solita pappa cotta dei precedenti “esperti”, che gli hanno chiesto di rimanere collegato più a lungo.

Prima dell’intervista, raggiunto Tom Gillesberg al telefono, il giornalista di TV2 News gli aveva ricordato la sua precedente campagna elettorale, quella del 2005, che ebbe per titolo “Quando la bolla scoppia… serve una Nuova Bretton Woods”.


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