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Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà
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La conferenza di Rodi pone l'alternativa alle istituzioni monetariste occidentali

23 ottobre 2008 (MoviSol) - Il presidente internazionale dello Schiller Institute, Helga Zepp-LaRouche, ha passato in rassegna l'incontro annuale del "World Public Forum Dialogue of Civilizations", tenutosi dal 9 al 13 ottobre a Rodi, a cui lei ha partecipato come relatrice. In un articolo scritto il 17 ottobre per il settimanale Neue Solidaritaet , la sig.ra Zepp-LaRouche afferma di essere stata colpita dall'elevata percezione, tra i partecipanti e a prescindere dal loro retroterra filosofico od economico, che l'umanità si trova di fronte non ad un semplice collasso dell'ordine economico-finanziario globale, ad una crisi profonda della civiltà, una sfida alla sopravvivenza dell'umanità.

Gli organizzatori della conferenza di Rodi, compreso i fondatori del WPF Vladimir Yakunin (Russia) e Jagdish Chandra Kapur (India), hanno potuto constatare che l'idea originale alla base del WPF cinque anni fa, quella di adoperarsi per un nuovo paradigma di cooperazione internazionale, è stata pienamente confermata dagli sviluppi dei mesi scorsi. L'ordine monetarista degli affari economici e finanziari mondiali è fallito, così come sono falliti i tentativi di erigere strutture neo-imperiali. Ora, all'ordine del giorno dev'esserci un nuovo e giusto ordine mondiale che finalmente garantisca ad ogni essere umano non solo protezione contro le sofferenze, la fame e le malattie, ma anche sostegno per lo sviluppo del potenziale di ogni individuo.

Negli ultimi cinque anni, la manifestazione di Rodi è divenuta un contropolo al World Economic Forum, che si tiene a Davos ogni anno. Ma a differenza di Davos, che è sempre dominato da leaders ed esperti occidentali, la conferenza di Rodi ha sempre registrato una partecipazione equilibrata da tutte le regioni del mondo, e specialmente da India e Cina.

Il tema dominante quest'anno è stato definitivamente il collasso finanziario. Diversi relatori, specialmente quelli russi, hanno sottolineato l'urgenza di un ritorno allo spirito anti-imperiale originale di Franklin D. Roosevelt nelle relazioni internazionali. Nella sessione dedicata all'economia, altri hanno sollevato il tema della paralisi e del carattere obsoleto delle istituzioni europee e del G7, che non ha nemmeno discusso della crisi nel vertice del luglio 2008. Jacques Sapir, un autorevole economista francese, ha notato che l'UE non è riuscita ad affrontare l'ultima ondata del crollo dei mercati finanziari, e che il potere decisionale è tornato in mano ai singoli governi nazionali, che però non sono riusciti nemmeno loro ad adottare vere misure risolutrici. Il fatto che il sistema della globalizzazione e la sua cornice istituzionale siano giunti alla fine e che questa sia la fine di un'intera epoca era chiaramente nella mente di tutti i partecipanti alla manifestazione di Rodi, scrive Helga Zepp-LaRouche. Ella stessa ha avuto la stessa sensazione di cambiamenti profondi nei rapporti internazionali che si visse nel 1989 quando crollò il muro di Berlino.


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