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Il Tesoro americano continua a proteggere i parassiti

28 ottobre 2008 (MoviSol) - Il cosiddetto “Gruppo di Protezione dal Crollo Finanziario” (Plunge Protection Team, PPT) dovrebbe essere chiamato più opportunamente “Gruppo di Protezione dei Parassiti”, visto che – per conto del Tesoro americano – sta ancora cercando di soccorrere il mercato globale dei derivati: chi ne fa parte dimostra in modo inequivocabile di avere più soldi che neuroni. Benché i membri di quel comitato non siano tanto stupidi da cercare di salvare tutto il mercato delle scommesse (il mercato globale dei derivati ammontante a milioni di miliardi di dollari), lo sono sufficientemente da utilizzare migliaia di miliardi dei contribuenti per facilitare la solvenza dei derivati e per permettere agli operatori interessati di raggiungere i profitti attesi.

Il governo americano intervenne già nel mercato dei derivati sul credito, iniettando 120 miliardi di dollari direttamente nelle casse di AIG; ha poi annunciato tranquillamente la sua intenzione di salvare le compagnie assicurative, tra cui MBIA e AMBAC.

Ora, stando al Wall Street Journal del 25 ottobre scorso, starebbe “seguendo da vicino” i famosi hedge fund e le esposizioni delle loro controparti. Questa notizia significa che il Tesoro si sta preparando a regalare denaro pubblico anche ai più corposi hedge fund, se giudicasse necessario aiutarli a rispettare le loro obbligazioni nei confronti dei derivati.

Nel frattempo i gruppi come la "Tavola Rotonda sui Servizi Finanziarii" (Financial Services Roundtable) stanno esercitando una notevole pressione affinché il salvataggio venga esteso ad altri settori appesantiti da grandi debiti finanziarii, come le compagnie di broker, le compagnie automobilistiche e le sussidiarie americane di società estere.

Anche queste operazioni entrerebbero a fare parte, in piena continuità, dei vani sforzi del PPT di proteggere il valore dei titoli finanziarii esistenti, come i debiti delle società e i derivati ad essi correlati.


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