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LaRouche all'India: un “accordo diplomatico” alla conferenza del 15 novembre sarebbe un suicidio

1 novembre 2008 (MoviSol) - Secondo una fonte di Nuova Delhi, il governo indiano ha cominciato a decidere quali posizioni difendere durante il vertice sulla crisi finanziaria previsto per il 15 novembre a Washington. Tuttavia, la fonte sostiene, non è ancora chiaro quale ruolo debba assumere l'India a quell'importante vertice.

Finora il Primo Ministro Manmohan Singh ha discusso pubblicamente soltanto due idee in proposito. In primo luogo, l'India non vuole che il Fondo Monetario Internazionale ne esca rafforzato, né che conservi il suo ruolo di ente globale, benché – così crede - il nuovo sistema finanziario prevederà qualcosa di simile. L'India, però, teme la spinta di alcune forze influenti, favorevoli invece a quel rafforzamento.

In secondo luogo, il Primo Ministro indiano ha chiarito la necessità che il nuovo sistema finanziario preveda un fondo globale destinato allo sviluppo strutturale delle nazioni più povere. Manmohan Singh ha ricordato che questo era il ruolo previsto per il Fondo Monetario Internazionale al momento degli accordi di Bretton Woods, ma che in seguito l’FMI cambiò natura, divenendo il cane da guardia della finanza.

La fonte afferma che l'India non è interessata a cogliere l'occasione del 15 novembre per fare pressione su questi temi, e che preferirà piuttosto seguirne gli sviluppi, in vista di un incontro successivo, in cui presentare le sue proposte. Nuova Delhi crede che anche la Cina si comporterà in questo modo.

Secondo LaRouche il problema in questa azione, o omissione, è che la ricerca da parte indiana di un consenso diplomatico invece di una azione decisa e immediata è equivalente a un suicidio.

"Siamo nella situazione in cui o si fanno alcune cose o si sprofonda", ha detto. "Gli Indiani sono ancora attaccati all'idea di dover cercare un accordo diplomatico, e che chiunque porti a termine un tale accordo, può segnare un successo. Che stupidaggine! Se non agiscono nel modo in cui dovrebbero, e che io ho specificato, perderanno tutto!"


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