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Un autorevole economista tedesco appoggia l'idea di una Commissione Pecora

23 gennaio 2009 (MoviSol) - In un'intervista esclusiva concessa ad Helga Zepp-LaRouche, il prof. Wilhelm Hankel, uno dei primi firmatari della proposta di LaRouche per una Nuova Bretton Woods nove anni fa, appoggia la proposta di una commissione d'inchiesta sulle responsabilità nella crisi finanziaria, simile alla Commissione Pecora del 1932, alla condizione che nessuno dei responsabili dell'attuale disordine monetario-finanziario ne faccia parte.

Hankel è stato economista capo della Banca per la Ricostruzione (Kreditanstalt für Wiederaufbau) e direttore del dipartimento capitali e prestiti del Ministero del Tesoro tedesco. Nell'intervista egli esprime un duro giudizio sull'ex presidente della Federal Reserve, Alan Greenspan, che "si è presentato davanti a numerose commissioni d'inchiesta nel Senato e nella Camera dei Rappresentanti USA per dichiarare che il mercato dei derivati era completamente sicuro, si regolava da sé e ogni intervento delle autorità pubbliche sarebbe stato controproducente. Si immagini! Già a quell'epoca il fatturato e i debiti del mercato speculativo erano la decima potenza delle cifre dell'economia reale".

Per quanto riguarda l'idea di una "bad bank" con denaro pubblico (nell'intenzione di Londra e della Fed), il prof. Hankel la considera un "salvataggio dei criminali", e le contrappone la sua proposta, che consiste nel lasciare che gli speculatori sistemino da sé i propri guai. La crisi ha una componente "fittizia" nei bilanci delle banche. Perciò, Hankel propone che le banche "separino le vecchie transazioni dalle nuove e tolgano quest’ultime dai bilanci. Potrebbero essere sistemate in un fondo basato sulle risorse delle banche e non su denaro pubblico." Le obbligazioni e le cambiali depositate e congelate non sarebbero rimesse in bilancio fino ad una certa data.

Potrebbero quindi essere cancellate gradualmente lungo un arco di tempo di 10 o 20 anni. Un approccio simile manterrebbe le responsabilità al loro posto e riparerebbe il contribuente e proteggerebbe l'economia dal debito fittizio. Hankel aggiunge che non dovrebbero escludersi procedimenti giudiziari nei confronti di certi banchieri o investitori canaglia, sia penali che civili (a scopo di risarcimento). "Dietro la crisi c'e una manovra gigantesca di camuffamento dei bilanci". I responsabili ne devono rendere conto e non bisogna lasciarli impuniti.

L'economista tedesco ha anche sottolineato la necessità di investimenti nell'economia reale, investimenti che sono stati bloccati dai monetaristi neo-liberisti, specialmente nel settore dei trasporti. Egli ha appoggiato, in particolare, la proposta di LaRouche per realizzare la rete dei trasporti siberiana per lo sviluppo del continente eurasiatico.

Su richiesta di Helga Zepp-LaRouche, Hankel ha spiegato la grande differenza tra il sistema economico-finanziario tedesco di oggi e quello del periodo della ricostruzione postbellica, quando il settore finanziario era intimamente legato all'economia reale e i capitali non emigravano, anzi, la crescita sostenuta della produzione industriale attirava capitali esteri. Riferendosi esplicitamente all'accento posto da LaRouche all'"economia fisica", Hankel ha anche sottolineato che le amministrazioni comunali, che sostengono la maggior parte degli investimenti pubblici, non sono forniti di mezzi propri per finanziarli, e ciò deve essere corretto. Poiché queste amministrazioni dispongono di numerosi piani di investimento che restano nel cassetto per mancanza di fondi, deve essere varata una legge che provveda al finanziamento.


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