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Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà
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Seminario del Movimento Solidarietà alla Statale di Milano: congelare i derivati e attuare la riorganizzazione fallimentare di LaRouche

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5 febbraio 2009 (MoviSol) - Il 27 gennaio il Movimento Solidarietà ha organizzato un seminario alla Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Milano, con il titolo "Nuova Bretton Woods; come proteggere l’economia reale dal crollo della finanza speculativa". Sono intervenuti Andrew Spannaus, segretario generale del Movisol, il Dott. Sandro Bonomi, Presidente dell’ANIMA, Annamaria Ortolani, Segretaria Regionale della UILCA, ed il Prof. Luciano Fasano, docente di Scienze Politiche. Lo scopo dell’evento è stato di creare una discussione tra rappresentanti delle varie parti sociali sulla necessità di impostare una svolta immediata alla politica economica che ha causato la gravissima crisi finanziaria ed economica attuale, individuando un'"Armonia degli interessi" i tra differenti settori della società.

Sull’aspetto più urgente della proposta di Lyndon LaRouche, quella di congelare i derivati e separare le attività ordinarie delle banche dalle attività speculative, si sono detti d’accordo tutti i relatori. E’ proprio questo il nodo che i governi non trovano il coraggio di affrontare; infatti senza isolare l’attività economica ordinaria dal buco infinito dei titoli speculativi, non sarà mai possibile cambiare direzione. Gli obblighi nei derivati sono talmente alti che travolgeranno ogni tentativo di ricapitalizzare banche e imprese, vanificando le speranze ingenue di chi vorrebbe attuare solo delle riforme minori, senza cambiare modello.

Spannaus ha esordito presentando la vera storia dell’attuale collasso economico-finanziario, risalendo alle decisioni prese decenni fa di abbandonare una politica di crescita industriale. Poi, dopo aver presentato gli aspetti fondamentali della proposta di riorganizzazione fallimentare di LaRouche, ha sfidato i partecipanti ad assumere la responsabilità per il cambiamento di direzione della società di oggi, visto che le principali istituzioni politiche ed economiche hanno fallito miseramente negli ultimi decenni. La questione è ancora più importante nel contesto universitario, dove si tende a pensare che basti studiare e diventare esperti in una data materia per diventare “i migliori”; gli eventi recenti dimostrano che serve sradicare gli assiomi errati per poter garantire la sopravvivenza della società.

Bonomi dapprima ha dato un quadro dell’industria meccanica in Italia, compresi alcuni dati sugli iscritti all’ANIMA (Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica Varia ed Affine). Un elemento significativo che emerge dalla presentazione preparata da Bonomi è il ruolo di assoluto primo piano svolto dall’industria meccanica italiana; infatti l’Italia è tra i leader europei e mondiali in questo settore, il che dimostra l’importanza del paese in alcuni settori chiave, smentendo chi vorrebbe ridurre l’Italia ad un “produttore” di moda e turismo, con solo qualche nicchia di eccellenza da promuovere in termini di immagine. Bonomi ha poi descritto gli effetti molto negativi della crisi che si vedono sull’industria in questi mesi, causati in particolare dalla riduzione del credito bancario. La conseguenza è l’annullamento di numerosi progetti ed iniziative sia in Italia che all’estero.

Anna Maria Ortolani della UILCA ha descritto la trasformazione della politica sia esterna che interna del settore bancario negli ultimi anni, verso una concentrazione a tutti i costi sugli strumenti speculativi quali i derivati. Questo nuovo orientamento ha anche portato ad una cultura interna in cui i dipendenti sono stati spinti ad aumentare più possibile le attività attraverso forme nuove di speculazione, creando false attese per il futuro. Ora che la bolla speculativa si sgonfia, i dipendenti diventano i capri espiatori per una crisi che in realtà era inevitabile.

Il Prof. Fasano, che ha contribuito ad organizzare il seminario, ha voluto esprimere il suo accordo in merito alla proposta di LaRouche di una riorganizzazione fallimentare per proteggere l’attività economia regolare dai debiti speculativi. Però ha fatto vari distinguo sulla Nuova Bretton Woods più in generale - in linea con l’orientamento del Partito Democratico in Italia oggi - auspicando che l’attuale periodo di crisi non porti gli stati ad abbandonare la "cultura del mercato" e le conquiste della globalizzazione.

Numerose sono state le domande ed interventi dal pubblico, su temi quali le prospettive per l'amministrazione Obama, il ruolo di George Soros, e la possibilità di un’iperinflazione come conseguenza della politica di salvataggio.

 


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