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Contraccolpi per la "Perfida Albione" in Europa

27 marzo 2009 (MoviSol) - Il vertice del G20 è una gigantesca frode orchestrata da Londra per costringere il mondo intero ad accorrere in soccorso della City. Il piano però incontra delle resistenze, rafforzate dal comportamento arrogante tenuto dal governo di Sua Maestà nelle riunioni preparatorie.

In Francia, il corrispondente di Le Monde da Londra, Marc Roche, ha scritto un articolo il 18 marzo, intitolato "Perfida Albione", per denunciare la doppiezza di Gordon Brown. Il Premier britannico vuole figurare come grande "riformatore" del sistema, scrive Roche, ma protegge il più corrotto centro finanziario del mondo, la City di Londra. "C'è qualcosa dell'aquila imperiale nel modo in cui Gordon Brown muove il capo, guarda fisso in avanti, irrigidisce il mento e zittisce chiunque gli stia intorno. Un piccolo problema, però: l'ospite del G20 è un uccello predatore con due teste, che non mostra mai contemporaneamente".

"Per cui, il Primo ministro britannico conduce la crociata del G20 contro i paradisi fiscali, accusati di ogni male sul pianeta. Eppure, la più splendida, sofisticata, permeabile delle "lavanderie" dei capitali di dubbia provenienza si trova appena dietro l'Excel Exhibition Center, dove si svolgerà il G20. È la City di Londra".

Roche quindi si dilunga in una denuncia della "cupidigia della City che causa gravi disfunzioni" del sistema globale. "Le sue istituzioni sanno come accogliere denaro di origini sospette". La City dispone di un esercito di avvocati che sanno escogitare raffinate strutture finanziarie allo scopo di aggirare le autorità fiscali. "Nonostante la tempesta, la capitale britannica è rimasta il numero uno del pianeta nel trading valutario, nei servizi assicurativi, legali e contabili, nella finanza islamica o nella gestione patrimoniale".

Il corrispondente francese sottolinea che quando era ministro del Tesoro, Brown ha sempre sostenuto la City, e ha continuato a farlo da Downing Street, "come dimostra la schiera di banchieri e ex finanzieri che lo circondano. Se non fosse scozzese, si potrebbe applicare al presidente di turno del G20 il severo giudizio che Bossuet pronunciò ai suoi giorni: 'Perfida Inghilterra!'. I partecipanti al vertice sono ammoniti".

Lo stesso giorno in cui Le Monde tuonava contro la Perfida Albione, il governo tedesco lanciava un forte attacco alla politica iperinflazionistica varata da Londra, per bocca di Christoph Schmidt, uno dei consiglieri economici di Angela Merkel. Schmidt ha dichiarato al Financial Times: "Vedo un rischio inflazionistico negli USA nel medio periodo, a causa dello sviluppo della scorta monetaria". Echeggiando quanto Helga Zepp LaRouche aveva scritto la settimana precedente, Schmidt ha aggiunto: "C'è il pericolo che i governi comincino a considerare l'inflazione un mezzo per ridurre il peso del debito pubblico". A Schmidt ha fatto eco Klaus Zimmermann, presidente dell'istituto economico DIW di Berlino. "Le banche centrali negli USA e nel Regno Unito stanno letteralmente stampando moneta. Ciò crea un potenziale inflazionistico difficile da fermare." I mass media popolari come il tabloid Bildzeitung o il settimanale Der Spiegel ora non esitano più ad agitare lo spettro del 1923.


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