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LaRouche chiede
un'inchiesta su Freddie Mac

30 aprile 2009 (MoviSol) - Il 22 aprile David B. Kellermann, responsabile finanziario del colosso immobiliare americano Freddie Mac, 41 anni, è stato trovato morto a casa sua, in apparenza suicida. Era diventato responsabile finanziario lo scorso settembre, ed era il quarto in meno di sei anni.

David Kellermann era direttamente coinvolto nelle indagini sui metodi di contabilità della Freddie Mac, indagini condotte dal ministero della Giustizia e dalla SEC, la Consob americana. Pur non essendo tra gli indagati, era ovviamente al corrente di molti fatti che gli investigatori cercavano di apprendere sulla società, in cui lavorava da 16 anni.

Sia Freddie Mac che Fannie Mae, colosso immobiliare gemello, sono parte integrante della frode dei pacchetti di salvataggio iniziata con Bush e proseguita con Obama, e sono stati assorbiti dal governo federale lo scorso settembre. Da allora sono stati trasformati in discariche per i rifiuti tossici del settore bancario.

Nel 2007 Freddie Mac ha registrato perdite di 3 miliardi di dollari e nel 2008 di 50 miliardi di dollari. La società è stata salvata dal governo federale due volte, ricevendo 14 miliardi di dollari il novembre scorso e 30,8 miliardi di dollari nel primo trimestre. Questo le dà solo una scheggia di capitale netto, almeno fino a quando non verrà reso noto il conto economico del primo trimestre.

È risaputo che Kellermann era in disaccordo con l’amministrazione Obama sugli effetti del pacchetto di salvataggio sulla società. Egli aveva litigato con funzionari della Federal Housing Finance Agency, uno degli enti che regolamenta Freddie Mac, chiedendo che la società svelasse le potenziali perdite che avrebbe provocato il piano di salvataggio dell’amministrazione Obama, mirante a impedire milioni di pignoramenti ma destinato a fallire. Nonostante le obiezioni degli enti di regolamentazione, Freddie Mac aveva dichiarato, in una comunicazione alla SEC del marzo scorso, che il piano di salvataggio avrebbe avuto "svariati effetti negativi" sulla sua condizione finanziaria.

Lyndon LaRouche ha chiesto dunque che venga aperta un’inchiesta sulla morte di David Kellermann, giacché "qualsiasi tentativo di insabbiare le implicazioni del caso susciterebbe molti sospetti". E’ necessario "un resoconto accurato al pubblico, soprattutto per via delle frodi in questo campo commesse dall’ex ministro del Tesoro Paulson e da altri. Non può esserci alcun insabbiamento. Bisogna rendere nota la verità".

Il fatto che Kellermann avrebbe potuto dare informazioni importanti agli inquirenti "e che avesse assunto un servizio di sicurezza privato per la sua protezione a casa dovrebbero essere parte dell’inchiesta", ha aggiunto LaRouche. Non bisogna dare per scontato che la morte di Kellermann sia stata dovuta a un suicidio, conclude LaRouche, ricordando la frequenza con cui molti di questi suicidi comodi si sono poi rivelati omidici.


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