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Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà
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Il flop di Carlo principe di "Ecoballa"

9 maggio 2009 (MoviSol) - L'eterno pretendente al trono d'Inghilterra, Carlo Windsor, ha compiuto un tour di dieci giorni su due continenti per propagandare la politica genocida del WWF con il pretesto dei cambiamenti climatici. Carlo ha visitato il Cile, il Brasile, l'Ecuador, le Galapagos, l'Italia e la Germania, dove i lacché dell'Impero Britannico hanno fatto del loro meglio per assicurare successo mediatico. Charles è stato dappertutto ricevuto con gli onori che di solito si dedicano ai capi di stato. Accompagnato da Camilla, in Italia ha tenuto una conferenza in una sala della Camera, presentato da Gianfranco Fini, ha incontrato Napolitano a cena, è stato ricevuto dal Papa e ha incontrato i vertici di Confindustria prima di compiere una visita a Venezia. Si è poi recato in Germania, dove è stato insignito del premio di "Sostenibilità 2008" da alcuni enti collegati al suo WWF.

Solo per volare dall'Italia alla Germania, il suo Airbus A 319 privato ha lasciato un'impronta di CO2 di quasi cinque volte quella lasciata da una persona in media in un anno.

Ciononostante l'imperturbabile Charles ha intimato al suo pubblico: abbiamo solo 99 mesi per salvare la terra; poi ci sarà l'apocalisse. Charles ha imputato alla rivoluzione industriale di essere la causa del presunto riscaldamento climatico e ha invocato drastiche politiche anti-industriali.

L'incompetenza e l'arroganza di "Sua Mestizia" (come l'ha chiamato un quotidiano) sono state tali che l'eco mediatico è stato diverso da quello desiderato, soprattutto se si considera che proprio in Italia, al Senato, è stata approvata alcune settimane fa una mozione in cui si mette in dubbio la scientificità delle previsioni di riscaldamento globale e si impegna il governo a rivedere in sede EU le attuali politiche radicali di riduzione di CO2. Persino il quotidiano confindustriale Il Sole 24 Ore ha fatto notare che Carlo è osannato dalla sinistra radical-chic, che lo ha eletto suo "Guru" ambientalista nonostante l'agricoltura biologica praticata dal principe (e dell'aristocrazia britannica in generale) nelle sue tenute sottragga sovvenzioni ai contadini del terzo mondo.


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