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L'economia reale continua a toccare nuovi "fondi"

21 maggio 2009 (MoviSol) - Benché il consigliere del Presidente Obama, Larry Summers, continui a sostenere che l'economia non è in "caduta libera", i dati che gli giungono sulla scrivania parlano un differente linguaggio:

  • Le vendite al dettaglio negli USA (che rappresentano il 70% del PIL) sono cadute del 4% in aprile, dopo un calo del 2,3% a marzo, secondo i dati del Ministero del Commercio.
  • Gli espropri registrati da Realtytrac hanno toccato il tasso massimo in aprile, con il 32% in più dell'aprile 2008. Una famiglia su 374 è vittima di esproprio e nessuno si aspetta che il tasso cali, dato l'aumento della disoccupazione.
  • Le iscrizioni alle liste di disoccupazione hanno continuato ad aumentare nella prima settimana di maggio, mentre si aspetta un'ondata di licenziamenti di massa nel settore dell'auto. Gli stessi funzionari dell'ufficio statistiche del governo ammettono che la "disoccupazione vera" (compresi coloro che non si iscrivono più alle liste e i lavoratori part-time) ha raggiunto il 15.8%. Fonti di Washington parlano di rapporti interni all'amministrazione che prevedono una disoccupazione ufficiale al 13% per la fine dell'anno, il che significherebbe, in termini reali, del 25%.
  • Il commercio mondiale continua a stagnare. Oltre 700 grandi navi cargo (per un totale di oltre 41 milioni di tonnellate, quasi il 4% della flotta mondiale) galleggiano vuote al largo di Singapore. Ce ne sono 150 al largo di Gibilterra e 300 a Rotterdam.
  • In Cina, il commercio estero è calato per il sesto mese consecutivo. In aprile, il crollo delle esportazioni è stato più marcato che in marzo, con -22,6% rispetto a -17%. Le importazioni sono scese del 23%, anche se quelle di petrolio sono aumentate del 13,6%. Quest'ultime, tuttavia, erano crollate nei primi tre mesi dell'anno. Il ministro del Commercio Chen Deming ha affermato che "l'impatto che sta subendo la Cina è superiore a quello della crisi finanziaria di dieci anni fa".
  • Nell'Eurozona, la produzione industriale è caduta in media del 20,2% in marzo rispetto allo stesso mese del 2008. Le nuove cifre dell'auto mostrano il dodicesimo mese consecutivo in rosso. Il dato generale di -12,3% di aprile potrebbe essere peggio se non fosse per le vendite in Germania e Austria, dovute agli incentivi alla rottamazione. Le cifre di aprile seguono il -9% di marzo e il -27% di gennaio.
  • La produzione di acciaio in marzo è scesa del 23% a livello mondiale, ma del 45,3% nell'Eurozona. Il picco si è avuto in Germania col 50%, mentre in Italia è scesa "solo" del 42,7%.

Il crollo della produzione e delle entrate fiscali mette i paesi membri dell'EU nella impossibilità di rispettare i parametri sul debito e sul deficit. Così, la Germania registrerà un deficit di 50 miliardi quest'anno e di 90 l'anno prossimo, ma questa è una proiezione lineare, destinata ad essere corretta al rialzo nel caso di un peggioramento della depressione. Lo stesso dicasi per le proiezioni di Bankitalia sul debito pubblico italiano, previsto raggiungere il 120% tra venti mesi.

I parametri di Maastricht sono stati applicati con rigidità draconiana quando si trattava di spendere per gli investimenti, ma sono stati bellamente ignorati quando si trattava di finanziare i salvataggi bancari. È definitivamente giunto il momento di abrogarli e passare ad un bilancio per gli investimenti.


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