Mappa del sito

Newsletter

Il CD di Solidarietà

© Copyright

Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà
MoviSol.org
Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà

   

Beppe Grillo e il Partito britannico

6 agosto 2009 (MoviSol) - Il 24 luglio scorso il nostro Claudio Giudici registrava un videointervento sulla collocazione strategica del tentativo di Beppe Grillo di candidarsi alla segreteria del partito democratico.

Il video, che ha superato la quota di 100 visioni, si trova all'indirizzo: http://www.youtube.com/watch?v=TkuEXcfzxWY.

Qui sotto riportiamo il testo scritto del suo intervento.

La candidatura di Grillo alla segreteria del Partito Democratico non deve essere sottovalutata. Qualcuno l'ha definita un'o.p.a. (offerta pubblica d'acquisto) ostile del gruppo Di Pietro - Italia dei Valori sul PD. Più precisamente si tratta di un'o.p.a. del Partito britannico, di cui la stessa Italia dei Valori fa parte.

Il Partito britannico è la tradizione imperiale sotto la quale il mondo si trova dalla vittoria della Guerra dei 7 anni nel 1763 da parte del Regno Unito, che passa per una guerra culturale disinformativa che va da Malthus, Adam Smith, Charles Darwin, Bertrand Russell fino ad arrivare oggi a vari esponenti del liberalismo e dell'ambientalismo di cui i massimi esponenti sono il Principe Filippo d'Edimburgo ed il Principe Carlo.

Dunque, del caso Grillo, quello che deve interessarci non è tanto la stretta contingenza partitica, quanto la più profonda implicazione strategica di questa sorta di “operazione caos” lanciata da Grillo. Si tratta di un'operazione che mira a destabilizzare il PD, e dunque il quadro politico nazionale. Senza una opposizione forte, infatti, la stessa maggioranza diviene debole, e con essa diviene debole quella sovranità popolare da cui viene rappresentata. Anche in queste ore, mentre l'Italia invoca un piano Marshall per la Palestina, è il caso delle registrazioni della escort che è stato rimesso all'ordine del giorno dell'agenda politica italiana da parte del gruppo L'Espresso.

A parte la contraddittorietà del tentativo di Grillo di candidarsi alla segreteria del PD, ed i suoi legami con ambienti massonici o simil-massonici come quello della Casaleggio Associati, possiamo comprendere la pericolosità del personaggio concentrandoci sulla sua visione del mondo e dell'uomo.

Grillo può essere considerato la stella di un movimento neo-malthusiano – per la riduzione della popolazione mondiale –, ma non il suo ideologo. Il vero ideologo delle concezioni malthusiane, oligarchiche, anti-progressiste, o progressiste secondo il riduzionismo liberale di fra' Paolo Sarpi, per cui “un po' di scienza va bene, ma non troppa”, sarebbe quella tradizione che possiamo oggi definire il Partito britannico.

La concezione epistemologica di fondo di questa diabolica tradizione è quella per cui viviamo all'interno di una realtà entropica, destinata al progressivo esaurimento. Questa tradizione disconosce la fondamentale natura anti-entropica dell'universo e dell'uomo, cioè inclinata in un processo di progressiva crescita secondo gli insegnamenti di Leibniz e del biogeochimico Vladimir Vernadsky. Di fatto questa tradizione è dominata da una visione pessimista del Creato – destinata alla distruzione – e del suo Creatore. Questa visione pessimistica si riflette sulla concezione di uomo che essi hanno. Seppur mostrando simpatie per la scienza e la tecnologia, inseriscono questa attitudine umana - che non è altro che la manifestazione concreta della capacità di ragione creatrice dell'uomo - all'interno di un reticolato arbitrario. Dunque l'uomo ha sì la capacità di fare scoperte scientifiche e migliorare la propria relazione con la natura, ma non l'uomo in quanto tale, non ogni uomo. Ed infatti, ogni nuovo nato non è in potenza una risorsa inestimabile, quanto piuttosto un ingombro, ed è per questo che la popolazione deve essere ridotta. Di fatto questa è una concezione anti-umanistica.

Grillo, in uno spettacolo dell'inverno del 2003, parlò del megaspeculatore George Soros e del magnate dei media Ted Turner, come di modelli di capitalismo etico. I due nel maggio scorso, secondo quanto riportato dal Sunday Times hanno partecipato ad un incontro con oggetto la riduzione della popolazione mondiale, con personaggi del calibro del fondatore di Microsoft, Bill Gates, del secondo uomo più ricco del pianeta, Warren Buffet, di David Rockfeller jr., del sindaco di New York nonché magnate dei media finanziari Michael Bloomberg, ed altri esponenti della finanza.

Sempre Grillo nel suo programma "Primare dei cittadini 2006" fa proprio dello stesso, una lettera di Marco Pannella in cui si vaneggia della riduzione della popolazione a 3 miliardi di individui secondo un generico e fantomatico "rientro dolce".

Ora, le implicazioni delle concezioni del Partito britannico e di Grillo, vanno ben oltre la loro azione immediata. Ambientalismo e liberismo, ne sono la cifra più radicata, in modo trasversale, nella cultura dei giorni d'oggi. Ambiente e libertà, da istanze meritorie, si sono trasformate in veri e propri idoli.

Così l'uomo diventa una delle tante istanze con cui fare i conti. Vediamo infatti, il venir meno della consapevolezza della superiorità ontologica dell'uomo rispetto all'animale, la sua parificazione talvolta anche nel mondo del diritto. Per esempio, costante è il messaggio compassionevole dei media verso gli animali domestici e non, ma non verso una costante realtà storica che nel tempo dell'opulenza dei pochi, condanna alla morte per fame, sete, malattie e guerre, un bambino al di sotto dei 5 anni ogni 7 secondi (Unctad). Il paradosso di queste letture è quello per cui esse non tengono conto del vero ordine dei rapporti, in quanto se l'uomo integralmente sviluppato può farsi carico delle sorti di tutto il Creato, del regno animale, di quello vegetale e di quello inorganico, non è invece vero il contrario. Ed il fatto che all'attuale stato della maturità umana ciò non sia pienamente perfezionato, non può legittimare le concezioni che il Partito britannico sta facendo passare dai più svariati gangli della cultura odierna.

Dunque, alla visione feudale, pro-decrescita di Grillo, dobbiamo invece, per uscire dall'attuale stato di crisi, proporre quella di un autentico sviluppo che altro non è, come ricordatoci nell'ultima enciclica, Caritas in Veritate, da Benedetto XVI il perseguimento del vero sviluppo integrale dell'uomo , ossia di tutto l'uomo e di ogni uomo, che lo veda tornare ad essere "l'autore, il centro ed il fine di tutta la vita economico-sociale". "Quando una società s'avvia verso la negazione e la soppressione della vita, finisce per non trovare più le motivazioni e le energie necessarie per adoperarsi a servizio del vero bene dell'uomo."

Tutto ciò, come dice Lyndon LaRouche non sarà possibile se non fonderemo un sistema finanziario internazionale antispeculativo ed in favore del lavoro produttivo altamente specializzato. I passi per fare ciò sono:

  1. una primaria riorganizzazione fallimentare del sistema,
  2. la costituzione di un nuovo ordine monetario,
  3. la messa al bando dei prodotti finanziari speculativi,
  4. la creazione di sistemi di banche nazionali sovrane in sostituzione di quelle centrali private, che trasformino l'odierno sistema monetarista in creditizio,
  5. il lancio di progetti infrastrutturali secondo i più alti standard tecnologico-scientifici, che rimettano in moto l'economia globale ridando dignità al lavoro umano, in sostituzione del modello odierno che si fonda sullo sfruttamento del lavoro a basso costo.


[inizio pagina]