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La bisca finanziaria globale continua mentre la fame nel mondo dilaga

7 agosto 2009 (MoviSol) - In una dichiarazione pubblicata il 31 luglio Helga Zepp LaRouche, candidata alla carica di Cancelliere tedesco alle elezioni del 27 settembre prossimo, ha stigmatizzato lo scandaloso rifiuto dei principali governi di porre fine alla speculazione ad alto rischio, in un momento in cui scemano le forniture di cibo alla popolazione mondiale.

Per dimostrare «quanto la situazione sia clinicamente folle e moralmente ripugnante», ella ha menzionato due dati. Dei 175 miliardi di dollari ricevuti dalle nove maggiori banche USA dai contribuenti nello scorso anno nella forma di «fondi di salvataggio », quasi il 20% è stato ricevuto in extra compensi dai top managers, mentre meno del 6% della somma dei compensi è stato dato al Programma Alimentare delle Nazioni Unite (WFP) per alleviare le condizioni di oltre un miliardo di affamati. Dei 3,7 miliardi promessi, il WFP ne ha ricevuti solo 1,8.

«In altre parole, poche centinaia di managers hanno ricevuto boni per un ammontare 18 volte superiore a quanto la comunità mondiale sia riuscita a raccogliere per gli affamati!». Zepp LaRouche cita il direttore del WFP, Josette Sheeran, che giustamente ha detto che quando la gente non ha cibo, «si ribella, emigra o muore di fame».

Forse è il polso della situazione che ha spinto l’ex procuratore di New York Elliot Spitzer ad accusare la Federal Riserve di aver gestito per decenni una catena di Sant’Antonio, e a chiedere un intervento del Congresso. Helga Zepp LaRouche aveva chiesto la stessa cosa in una dichiarazione pubblicata il 7 gennaio.

Ella ha anche commentato positivamente l’inchiesta del Senato USA sulle pratiche corrotte di diverse grandi banche, che ha portato a diversi mandati di comparizione. Va investigato in particolare il ruolo di Goldman Sachs, che è improvvisamente mutata da banca d’affari in banca «regolare» per ottenere i fondi di salvataggio della Federal Riserve.

Gli USA sono sull’orlo di un’esplosione che si diffonderebbe rapidamente nel resto del mondo. L’unica via d’uscita, ha concluso Zepp LaRouche, è il nuovo sistema di Bretton Woods e una ristrutturazione bancaria globale, così come invocata da una risoluzione approvata dal Senato italiano il 28 luglio.


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