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Sedici astronauti americani rilanciano la conquista spaziale

4 settembre 2009 (MoviSol) - Sedici astronauti americani, parte in servizio parte in riposo, hanno pubblicato sulla Houston Chronicle del 29 agosto un appello affinché un rilancio dell'esplorazione umana dello spazio sia considerato imperativo nazionale, e il programma spaziale americano sia "ricondotto oltre l'orbita bassa della terra". L'articolo è indirizzato al comitato di revisione dei programmi nazionali riguardanti i lanci spaziali, conosciuto come il Comitato Augustine, dal nome del suo presidente l'ex dirigente dell'industria aerospaziale Norman Augustine. Gli esiti dei lavori del comitato, stabilito da Obama, saranno presto resi pubblici dalla Casa Bianca, in un clima di timori per le forti limitazioni imposte dal governo alle mire di conquista spaziale.

I sedici astronauti scrivono: "Richiediamo a codesto comitato, insieme al Presidente, al Congresso e al popolo americano, di considerare che l'esplorazione [umana] deve essere riconosciuta come un imperativo nazionale capace di sostenere il primato americano nello spazio; sotto la guida del governo, dovrebbe essere raggiunta una crescita significativa della sicurezza dei voli umani nello spazio; dobbiamo lasciare ora l'orbita attorno alla terra e esplorare ulteriori luoghi..."

"Recentemente abbiamo celebrato il 40mo anniversario di una delle massime conquiste dell'umanità - l'allunaggio di esseri umani... È giunta l'ora di muoversi oltre e spingere la frontiera delle scoperte umane oltre la bassa orbita della Terra, fino alla Luna, agli asteroidi, a Marte, e oltre ancora".

Gli astronauti ribadiscono che il programma spaziale americano "ha avuto un impatto positivo sul mondo, forse più di ogni altra singola impresa nazionale durante l'ultima metà del secolo". Con ogni risultato raggiunto dalla NASA, "l'interesse dei giovani nel perseguire una carriera scientifica e ingegneristica subisce un balzo in avanti".

In termini di investimenti federali di questo "imperativo nazionale", gli astronauti comparano la quota del 5% del PIL assegnata nel periodo di Kennedy e della prosecuzione del programma Apollo alla quota odierna dello 0,5%. "La riduzione dei finanziamenti [ha] compromesso la causa dell'esplorazione, sprecato risorse e rallentato lo sviluppo di nuovi sistemi spaziali. Ciò ha portato ad un generale logorio del sostegno politico e dell'investimento pubblico. Come nazione possiamo fare di più, e lo dobbiamo fare".

I firmatari dell'appello sono Jeffrey S. Ashby, Michael J. Bloomfield, Robert L. Crippen, Roger K. Crouch, N. Jan Davis, Brian Duffy, James Donald Halsell Jr., Steven A. Hawley, Richard J. Hieb, Scott J. "Doc" Horowitz, Bruce McCandless II, Donald R. McMonagle, Pamela Ann Melroy, Charles J. Precourt, Kenneth S. Reightler Jr. e Kent V. Rominger.


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